Extravascio: la prima di Don Ciro tra strada e campo
di Manfredi "Freddy" Adams
Settimana pesante per la nostra città. N’ato figlio ‘e Napule è stato acciso. Un carabiniere ha sparato, volontariamente o meno, dopo un inseguimento per le strade di Soccavo. Una volta si sparava in aria per intimorire...
Noi del “vascio” siamo addolorati, guaglioni così ce ne sono tanti dinto ‘e quartieri nuosti. Sono bravi guaglioni anche se ogni tanto esagerano quasi per sconfiggere il disagio sociale che si vive nella nostra città (non confondiamoli con i cammorristi!). Disagio “sociale” appunto; lo Stato dovrebbe intervenire per risolvere i problemi: invece della “soluzione” (magari ‘na bella rinascita “sociale”) insiste con la repressione. Ma se è sempre più duro i nostri figli, se ci toglie l’assistenza sanitaria e gli asili nido, paga le truffe dei produttori di latte padano, la gente al Sud se ne tiene alla larga. Lo Stato vuole avvicinarsi ai “territori difficili” cominciando dalla scuola… Quale? Quella dove hanno cancellato i poeti meridionali dai libri di letteratura? Chella addò nun se racconta la vera storia dell’<<unità d’Italia >> (leggi=annessione forzata e falsi plebisciti e conseguente “questione meridionale”)? Quelle terremotate che dovrebbero essere ristrutturate con urgenza, ma ‘e denare ll’hanno mannati ai territori più ricchi (Lombardia)? Quella scuola dove impediscono agli insegnanti meridionali di andare a lavorare al nord grazie a punteggi e regole in base a criteri padani per la “difesa della razza”? Oppure chella addò hanno condannato le Università del Sud stabilendo che i Fondi devono andare a quelle più ricche, al nord? È accussì che vole avvicinà ‘a ggente??
Se succede una cosa a Napoli, l’Italia punta il dito sull’intera popolazione “criminale” e “malvagia”, colpevole anziché danneggiata! Trovare un colpevole, anche se indiretto, è sempe stato ‘o sport preferito di pennaiuoli e italiani perbenisti. V’arricurdate il massacro mediatico di Genny ‘a carogna per l’omicidio di Ciro a Roma? Per accumigliare* le grosse responsabilità (ancora una volta) delle Forze dell’Ordine che avrebbero dovuto vigilare tutto il percorso dei tifosi allo stadio, si è parlato della maglietta e dei tratti somatici del capo ultrà partenopeo.
Pecché della Milano (pe’ffà n’esempio, eh!?) ridotta a puttanaio e travolta dagli scandali dell’Expo, della Regione, dei voti comprati dalla ‘ndrangheta, nessuno ne scrive della “miscela pericolosa” in cui rischia di prendere il sopravvento la cultura dell’illegalità e della criminalità??
“A quale latitudine si inverte il percorso della morale?”- scrive Pino Aprile.
Prima di questa benedetta partita avimmo parlato pure delle dichiarazioni del figlio d’ ‘o Presidente. Nunzio della Piazza ‘o vuleva accidere. “Ma comme?” - dicette ll’ato juorno – “Nuje pavammo, ‘e ffacimmo addeventà ricchi e signure, e questo è il trattamento? Se ne fregano del parere dei tifosi? Mò basta! Si tenevo quacche dubbio, adesso ‘o vero ll’abbonamento nun me ‘o vaco a ffà!”
Nun ve dico ‘o bburdello ca se facette annanze ‘o vascio: Chi ‘a vole cotta, chi ‘a vole cruda, chi andrebbe volentieri in serie C per non vedere più i De Laurentiis. Inzò, in tanti gli dettero raggiona, ma Don Salvatore li calmò tutti dicendo che quello si riferiva all’ultimo acquisto! Ingiustamente coperto di insulti. ‘A verità? Si vulesseno sta’ a sentì a tutti quanti, tifosi compresi, è comme a nu pollaio addò nun schiara maie juorno! Ce sta da ascì pazzi…
Ci rituffiamo nel campionato. Non dimentichiamo che il Napoli è uscito cu’ ll’ossa rotte dalla Cempions, e a Genova, unico stadio d’Italia dove nun ci scassano ‘e ssemenzelle con cori offensivi, abbiamo vinto dimostrando di saper soffrire. È una qualità crederci fino alla fine e vincere all’ultimo assalto. Purtroppo non è successo lo stesso col Chievo. Abbiamo perso una partita dominata subendo l’unico tiro in porta. Incredibile la ciorta: ‘a palla nun vuleva trasì, il portiere avversario ha parato tutto chello ca se puteva parà, pure nu rigore al nostro Gonzalo… le abbiamo provate tutte! Il bello è che ho pure perso il conto delle parate di quel guaglione.
Nonostanta la scunfitta, non ho visto un brutto Napoli, solo sfortunato a trovarsi davanti un portiere imbattibile. Si guardammo al freddo numero (0-1) c’è da innervosirsi e vedere un brutto futuro, però sarebbe stato peggio se subivamo e non sapevamo creare azioni da gol! Speriamo nelle prossime, perché se è vero che il risultato ce fà vedé cchiù nnera d’ ‘a mezzanotte, dobbiamo pensare positivo. Pozzo dicere sultanto FORZA NAPOLI, pecchè sultanto ‘o tifoso saccio fà, e riprendendo le parole di Don Rafèle ‘ncoppa ‘a panchina, restiamo uniti e non ripartiamo con il solito disfattismo. Stiamo uniti e ci rifaremo! Peste e corna a chi invece vuole rompere l’ambiente.
A conclusione voglio dire soltanto una cosa. È incredibile come un risultato possa cambiare la percezione di una squadra. Se vincevamo 2-0 nisciuno diceva niente e si parlava di un grande Napoli. E chest’è!
*”accumigliare” = coprire