Genoa-Napoli 3-4 e una telefonata lunga 90'
di Francesco Albanese
E' il racconto di una partita pazza e pazzo in un certo senso è stato anche il modo in cui mi capitò di seguirla.
Domenica 19 gennaio 1992, a Roma fa molto freddo e la luce esterna è quella che è. Ho diciassette anni e l'indomani mi toccherà una temibile interrogazione di letteratura greca.
Consumato un pasto frugale s'impone la scelta: rimboccarsi le maniche e studiare o planare sul divano nell'attesa di seguire le partite su Teleroma 56? Quel giorno il Napoli è di scena a Genova contro gli amici rossoblù. Le speranze di titolo sono crollate poche settimane prima sotto i colpi inauditi del Milan di Capello, la squadra comunque è buona. La guida Ranieri, tecnico emergente protagonista di una bella ascesa col Cagliari nelle annate precedenti. In campo i nomi non mancano. Da quasi un anno siamo orfani di Diego, ma restano pur sempre i vari Careca, Alemao, Ferrara, Zola e Galli solo per fare qualche nome. La difesa è guidata da un transalpino lento, ma elegante: Laurent Blanc.
L'effetto calamita del divano alla fine prevale e così mi lascio andare ad un forsennato zapping prima che scocchi l'inizio delle partite. A quell'epoca se ti parlavano di posticipi pensavi a qualche ritardo nei pagamenti, mentre in Italia di pay tv ne sapeva qualcosa solo Rino Tommasi. Insomma si giocava tutti insieme alla stessa ora di domenica (lacrimuccia).
La tv è accesa, la radio è sintonizzata, mia madre si guarda bene dall'interrompere la sacralità del rito e così se ne va a dormire. Sono pronto, due minuti e l'arbitro Pairetto fischierà. Proprio in quel momento squilla il telefono. La tentazione di non rispondere è forte, ma la curiosità di sapere chi osasse tanto a quell'ora di domenica è irresistibile. La voce all'altro capo del telefono è inconfondibile: è Tessa. Si chiama proprio così. Non è un diminutivo, anzi nelle regioni anglosassoni è un nome piuttosto popolare. In passato ci fu anche qualche gloria dello sport con quel nome. Qualcuno ricorda la giavellottista britannica Tessa Sanderson? Chi è Tessa? E' la mia migliore amica. Compagna di classe nei precedenti quattro anni di liceo. La durata delle nostre telefonate è testimoniata dalle bollette che, implacabili, arrivano a fine mese. Il tono di Tessa non lascia presagire nulla di buono. Si va per le lunghe, ma come faccio a liquidarla dicendole che devo seguire il Napoli in trasferta a Marassi? Non ce la faccio a mollarla e così il mio singolare pomeriggio comincia. Con un orecchio seguo gli sviluppi della partita, con l'altro provo a sostenere la conversazione.
Ovviamente il Napoli non mi aiuta, anzi. Quello che mi sto perdendo non è certo uno scialbo zero a zero. Genoa – Napoli di quel giorno è un tumulto di emozioni continue. Apre Zola su punizione, raddoppia Silenzi. I rossoblù di Bagnoli non mollano e con Skhuravy suonano la carica. Nel frattempo la disputa adoloscenziale via telefono procede e non accenna ad arrivare alla conclusione. A Marassi le cose si mettono bene: Careca ha appena realizzato il 3 a 1. Il doppio vantaggio mi tranquillizza. Adesso posso parlare con Tessa (che ovviamente è all'oscuro di tutto) con maggiore calma. Col Napoli, si sa, rilassarsi è vietato così ci pensa di nuovo Skhuravy a riportare soto i padroni di casa. Temo il peggio. Ranieri però ha forgiato un bel gruppo e il quarto gol di Alemao ne è la conferma. La vittoria è a un passo, ma il vecchio Grifone trova la terza zampata ancora con Skhuravy, un centravanti fenomenale ancora oggi popolarissimo tra i carrugi. Per fortuna è finita. Come bilancio non c'è male: 4 gol, 2 punti e perlomeno 20mila lire in più sulla bolletta del telefono.
ps ecco la Top ten di quei giorni
01 Don't let the sun go down on me - George Michael & Elton John
02 Black or white - Michael Jackson
03 Mysterious ways - U2
04 E mi arriva il mare - Riccardo Cocciante & Paola Turci
05 2 legit 2 quit - Hammer
06 Everything I do) I do it for you - Bryan Adams
07 Move your feet - 49ers
08 James Brown is dead - L.A. Style
09 The show must go on - Queen
10 Smells like teen spirit - Nirvana