Torino-Napoli 1-0, O’ Trammammuro: chi sale e chi scende

Come si fa a rinunciare a Gabbadini? David Lopez campione di passaggi all’indietro, Callejon fantasma. Ma la palma del peggiore va a Benitez
  • goal.com

    di Domenico Zaccaria

    SU: MANOLO GABBIADINI – In questo momento della stagione è delittuoso rinunciare al suo sinistro e alla sua freschezza. Soprattutto se viene tenuto in panchina per un Callejon in questo stato di forma. Con Manolo in campo dal primo minuto sarebbe finita diversamente? Questo è impossibile saperlo, certo il dubbio resta, eccome se resta.

    SU: MARIANO ANDUJAR – Sulle palle alte risponde sempre presente. Tiene in piedi il Napoli con un’ottima parata sulla punizione di Bovo. E anche nel primo tempo, sulla rovesciata di Quagliarella, aveva chiuso la porta con una grande parata, pur a gioco fermo.

    SU: JONATHAN DE GUZMAN – Dei quattro in avanti che partono dal primo minuto è il meno peggio. Ed è già qualcosa.

    GIU’: KALIDOU KUOLIBALY – Il retropassaggio che regala il corner al Torino nel momento migliore degli azzurri pesa come un macigno su una partita bloccata. Peccati di gioventù, dirà qualcuno, ma alle volte l’impressione è che Kalidou pecchi di un pizzico di superbia.

    GIU’: DAVID LOPEZ – Se ogni 10 retropassaggi tentasse una verticalizzazione ci potremmo stare: d’altronde lui nasce mediano e non possiamo aspettarci che prenda in mano la squadra. Il problema è che Lopez non prova mai una giocata non dico risolutiva, ma comunque importante: lui fa il compitino e basta, oltre non prova nemmeno ad andare; e in serate come quella di ieri, quando anche il compitino riesce piuttosto male, il risultato è sconfortante.

    GIU’: MAREK HAMSIK – E’ talmente molle che quel gran tiro nel primo tempo sembra una reazione alla sua frustrazione, più che l’inizio della riscossa. E infatti il resto della gara è anonimo in attesa del cambio al 61esimo che sta diventando puntuale come l’esultanza dei tifosi del Trabzonspor.

    GIU’: JOSE’ MARIA CALLEJON – Ormai anche Higuain lo manda a quel paese: strano, fino a qualche settimana fa era l’unico che si salvava dagli improperi dell’argentino. Hai voglia a dire che il buon Josè si sfianca in copertura sulla fascia: il problema è che davanti non incide più, e da un bel pezzo.

    GIU’: RAFA BENITEZ – La sceneggiata davanti alle telecamere è la ciliegina sulla torta di una serata nata male e proseguita peggio. Perché rinunciare a Gabbiadini? Che senso ha inserire Zapata, che per il fisico che ha deve poter carburare per qualche minuto, solo all’82esimo? Perché la squadra ha avuto un approccio così molle contro un Toro sfiancato dalla trasferta di Bilbao? Scegliendo Gargano e Lopez non si rinuncia a priori a costruire gioco? Ecco, da lui ci saremmo aspettati delucidazioni su questi punti. E non degli incomprensibili “non rispondo”.

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