Palermo-Napoli 3-1, O’ Trammammuro: chi sale e chi scende
di Domenico Zaccaria
SU: MAREK HAMSIK – Finchè resta in campo è il migliore. O il meno peggio.
SU: MANOLO GABBIADINI – Di riffa o di raffa la mette sempre dentro. E sono tre i tre partite.
GIU’: RAFAEL – Dice che le critiche lo fortificano: a questo punto sarà diventato Lou Ferrigno. Il problema è che le critiche non lo migliorano. Negli ultimi 20 anni non ricordiamo un portiere che sia costato così tanti punti in campionato al Napoli. E mancano ancora tante giornate…E’ il caso di farlo accomodare il panchina ma Benitez rispetta il volere della società per tutelare l’investimento fatto: il problema è che se perderemo il terzo posto a causa sua, il danno economico sarà molto maggiore dei soldi spesi per il suo cartellino.
GIU’: RAFA BENITEZ – Incomprensibile la scelta di lasciare in panchina il centrocampista più dinamico (Gargano) e il miglior difensore in rosa (Koulibaly) contro una squadra che ha nella corsa e nella qualità in attacco le sue caratteristiche migliori. Incomprensibile la scelta di non fare un cambio all’inizio del secondo tempo con la squadra sotto di due reti. Incomprensibile puntare ancora su Rafael.
GIU’: IVAN STRINIC – Dybala è un brutto cliente ma lui non ne azzecca una né davanti né dietro. Non uno, ma dieci passi indietro rispetto alle recenti esibizioni.
GIU’: JORGINHO – Eppure stavolta un segno tangibile della sua presenza in campo l’ha dato: l’ammonizione dopo 6 minuti. Poi, il nulla (come al solito).