Tutti a caccia di centrocampisti, si sa che in medio stat virtus
di Fabrizio Massantini
Sarà che la Juventus da anni ci ha costruito le sue fortune - almeno in Italia. Sarà che anche le corazzate Barcellona e Bayern ne hanno fatto un cardine fondamentale per i successi ottenuti. Ma mai come quest’anno in serie A in medio stat virtus. Il centrocampo. Chi ce l’ha buono se lo tiene. E chi vende lo fa a peso d’oro. Basta guardare al mercato di gennaio e al girone d’andata.
Capitolo Juve: record di punti con Pirlo-Vidal-Pogba e Marchisio di scorta. Più Asamoah decentrato. Eppure Conte vorrebbe riprendersi Giaccherini. E Pirlo a 34 anni suonati strappa un rinnovo biennale a cifre da giovanotto. Chi ce li ha quelli buoni, appunto, se li tiene
La Roma: in estate 18 milioni per Strootman. Tratta a cifre importanti il rinnovo del 23enne Pjanic. E si svena per prendere Nainggolan e garantire un’alternativa di peso al terzetto titolare di Garcia
La Fiorentina, già piena di palleggiatori e con l’emergenza in attacco, si regala Anderson del Manchester United. Perché è il gioco a centrocampo il fulcro del calcio di Montella. Sfidiamo chiunque a negare che l’uomo-chiave dei Viola sia Borja Valero.
E così via: l’Inter si tiene Guarin e rinuncia ai soldi, il Milan prende Honda (e si affidare al centrocampista Seedorf in panchina - ma questa è solo una battuta) e giù fino al Chievo di Corini che ha dichiarato di aver bisogno di rinforzi proprio lì. All’estero Moyes bussa a tutte le porte possibili per avere un mediano di qualità, Mourinho si svena per Matic del Benfica, il Psg sogna Pogba, Ancelotti rinnova il contratto del madridista Xabi Alonso alla faccia delle antipatie del presidente.
In medio stat virtus, chi ha giocatori in mezzo in grado di dare equilibrio a tutte e due le fasi, chi ha in mezzo quelli che fanno gol, ispirano e difendono, ha più punti in classifica e allenatori sorridenti. C’è poco da fare.
E il Napoli? Jorginho e Capoué sono i nomi sul tavolo di Bigon. Qualità e geometrie in un centrocampo che con l’infortunio di Behrami ha perso parecchio peso specifico.
È li che il Napoli deve cercare l’equilibrio, in mezzo. Dove Inler e Dzemaili non sono al livello dei top player. Dove l’equilibratore per eccellenza, Marek Hamsik, latita causa infortunio. Tanto che De Laurentiis si sarebbe svenato per un onesto mediano di qualità come il francese Gonalons. Come abbiamo visto, sarebbe stato in buona compagnia. Perché mentre nei bar si parla di grandi punte, le società spendono in mezzo. Sul centrocampo.
Gianni Brera, che per primo utilizzò il termine centro-campista (col trattino) scrisse che «il centrocampista ha da avere istintivo o quasi il senso geometrico del gioco. Senza quello è votato al fallimento perché il centrocampo è un mare nel quale facilmente si affoga...».
Serve gente che sa nuotare, insomma. In medio stat virtus. E pure qualche punto in più in classifica. Molti, se ti chiami Juventus.