Misuriamoci sta palla

Analisi ragionata di una stagione da saliscendi.
  • di Gianmario Mariniello

    Forza Napoli sempre. Premessa d'obbligo, dopo aver scoperto che alcuni tifosi avevano portato allo stadio gli striscioni "in caso di sconfitta". Assurdo. E qui mi fermo. 
    Questa stagione 2014/2015 é stata un continuo saliscendi. Si può definirla fallimentare? Sì, se non fossimo il Napoli. Dato il nostro palmares, il nostro bilancio e il quadro del calcio italiano, ci confermiamo come l'unica squadra capace di vincere qualcosa, oltre la Juve. Le altre tutte a zeru tituli e con molti debiti. 
    Oddio, per la prima volta dalla gestione De Laurentiis, anche il Napoli quest'anno chiuderà in rosso. E dato il quinto posto finale e una campagna acquisti estiva al risparmio, credo che questo sia il dato negativo più importante. 
    Aver risparmiato su Reina é costato carissimo (forse più di Higuain), ma pure Reina ha sbagliato. E infatti tornando a Napoli alle condizioni di ADL, ammetterà implicitamente l'errore di andare a Monaco a fare il panchinaro d'oro. Vabbé, ti perdoniamo. Ma solo perché quest'anno tra Rafael e Andujar...
    I debiti. Brutto ricordo. Bruttissimo se pensiamo che alla fine abbiamo speso tanti soldi per comprare giocatori deludenti come Ghoulam, Jorginho, De Guzman e Koulibaly. Michu é stato un pacco. David Lopez il meno peggio. Fare debiti dopo tale campagna acquisti, é un fatto grave. 
    Non sono papponista, non mi piace certo atteggiamento contro ADL, ma bisogna essere oggettivi: Aurelio spende, ma male (Britos, Inler, Vargas, etc.). E questo é grave, specie se si hanno meno soldi e bacino di Juve, Milan, Inter e Roma. 
    Adesso pare voglia fare tutto lui, come un Lotito qualsiasi: va bene, in fondo i soldi sono i suoi. 
    Però una stagione conclusa al 5º posto, con i debiti, con mezza squadra da rifare, significa aver programmato male. Tutto qui. 
    E tutto recuperabile, sia chiaro. I fallimenti sono quelli di Inter e Milan, non scherziamo. La coppa di Doha resterà nella storia come quella conquistata con i gol di Silenzi. 
    Bisogna cambiare. E tifare sempre e comunque Napoli. Specie quando si perde. 
    Ps: misuriamoci 'sta palla. 

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