L'albero dei gufi di Napoli-Sassuolo

Dopo lodi e scomodi paragoni stavolta è toccato a Gabbiadini...
  • di Lucio Fava Del Piano

    Se per caso fosse sfuggito a qualcuno, informiamo il gentile pubblico che è stata la settimana di Gabbiadini. Dopo i tre gol nelle ultime tre partite di campionato, la partita di coppa ha consacrato agli occhi di tutti il talento di Manolo. Con immediata partenza del gioco a chi tira fuori il paragone più iperbolico.
     
    "Ha il miglior sinistro in Italia: non vorrei esagerare, ma guardate i filmati di Gigi Riva. Si assomigliano molto", è stata la sobria sentenza di Mario Sconcerti. Non è sembrato esagerasse a Toni Damascelli, che lo ha quasi parafrasato: "ha una potenza ed una esplosività incredibile e merita la Nazionale. È una seconda punta ma sa anche sacrificarsi, mi ricorda Gigi Riva".
     
    Gli amici di tuttonapoli hanno rivisto invece nell'attaccante bergamasco un altro bomber di recente frequentazione napoletana, nientemeno che mister 104 gol Edinson Cavani.
     
    Ovvio che uno così non lo si possa tenere fuori squadra, neanche un testone come Rafa oserebbe tanto. "In questo momento non può essere tolto", per il lapidario Gianluca Monti della Gazzetta. Cui fa eco Andrea Agostinelli che crede "che tenere fuori Gabbiadini non sia così semplice, considerando che si è dimostrato già più volte decisivo".
     
    "Gabbiadini non lo terrei mai fuori" è la posizione di Eraldone Pecci, e alla vigilia della partita con il Sassuolo anche il Maestro Carratelli esortava a mettere Manolo al posto dello squalificato Higuain, affermando che "il momento d’oro di Gabbiadini va sfruttato sino in fondo, togliendolo dalla fascia laterale con compiti di copertura per lasciarlo libero su tutto il fronte offensivo".
     
    Invece il testone al centro dell'attacco ha messo Zapata, e quello lo ha ripagato con gol e assist. Gabbiadini, invece, si è preso una mezza giornata di ferie. E noi tifosi siamo contenti, perchè dopo un prepartita così c'era il serio rischio che Manolo potesse essere colpito da un american sniper, rapito da Boko Haram o insultato via twitter da Gasparri, tutte esperienze dalle quali non ci si riprende più.

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