Il misterioso caso di Federico Fernández
di Antonio Moschella
Da quando arrivò a Napoli nel 2011, Federico Fernández ha sempre vestito i panni della giovane promessa, del diamante grezzo da smussare. Senza mai cambiare. Si è portato addosso questa pesante etichetta durante la sua esperienza partenopea. Prima, con Walter Mazzarri, in molti attribuivano il suo basso rendimento alla scarsa fiducia che il tecnico toscano ripone nei giovani, soprattutto se si trattava di potenziali alternative al suo pupillo, Paolo Cannavaro. Ora che ad allenare vi è Rafa Benítez Fernández continua non solo ad essere riserva, ma a non dare mostra di miglioramenti effettivi.
Dato come sicuro partenente quest’estate, è rimasto in azzurro con la speranza che l’arrivo dell’allenatore spagnolo lo aiutasse a farsi valere. Impiegato ieri sera come centrale, al fianco di colui che gli chiudeva le ali e che ora ne condivide le sorti, ossia l’ex capitano Cannavaro, ancora una volta ha palesato notevoli limiti di posizionamento oltre a una notevole insicurezza nelle chiusure difensive, il principale compito di un marcatore. Eppure Fernández è un titolare inamovibile dell’Argentina di Alejandro Sabella che è già con entrambi i piedi al mondiale in programma per il giugno prossimo in Brasile.
Proprio da quando è al Napoli il ‘Pajaro’ ha collezionato ben 19 presenze con l’Albiceleste, una delle quali condita da un gol. Siccome in nazionale Mascherano gioca nel suo ruolo naturale, ossia quello di mediano, è sempre Fernández ad accompagnare Garay al centro della difesa. Certo è che, oltre alla mancanza di alternative vere e proprie – l’Argentina ha nella difesa il suo punto debole – quando il Flaco indossa la maglietta della sua nazionale sembra essere un altro e pare che, nonostante nel Napoli scaldi la panchina, difficilmente qualcuno lo scalzerà dal centro della difesa argentina.
Che il giovane classe ‘89 abbia forse solo bisogno di continuità? Questo lo può sapere solo Rafa Benítez, che sicuramente non rinuncerà ad Albiol e che punta moltissimo sui centimetri di Britos. Certo, il campionato è ancora lungo, e chissà che Fernández non possa sorprendere poco a poco il tecnico spagnolo. Altrimenti, a gennaio potrebbe cercare un altro club nel quale prepararsi adeguatamente per l’esperienza mondiale.