Dalle capriole di Inler al sirtaki di Reveillere: il circo di Bergamo
di Errico Novi
REINA – Ci vuole addolcire l’amara pillola dell’addio, come le fidanzate che si fanno odiare quando stanno per mollarti. MATTOLINI
MAGGIO – Non ti possiamo vedere così. PANARELLI
FERNANDEZ – Scusa, ce lo fai rivedere? ZAMBONI
ALBIOL – Sappiano una cosa, i vari Inler, Fernandez e Dzemaili: il silenzio di Raul, che non li ha nemmeno mandati a farsi una canna, non promette niente di buono. SEBINO NELA
REVEILLERE – Quando deve provare a crossare di sinistro fa un movimento tipo sirtaki. RIZZARDI
DZEMAILI – Lui però non si scompone, va detto, continua a giocare come se nulla fosse stato. Chiunque di noi si sarebbe trafitto con la bandierina del calcio d’angolo. HUSAIN
INLER – Alla terza capriola (la smorzata di rovescio al limite dell’area l’aveva già fatta) mi è venuto in mente Gianni Castelluccio. Gianni era un collega simpaticissimo e carismatico che ci ha lasciato un paio di anni fa: grande esperto di ippica e telecronista per le differite del Napoli sulle tivù private (fino a metà degli anni Novanta). Allora: siamo nell’anno di Dirceu e cioè l’ultimo prima di Diego, c’è Napoli-Inter. Praticamente Gianni smette di commentare le immagini intorno alla mezz’ora del secondo tempo, dopo il raddoppio nerazzurro. Con il suo tipico difetto di pronuncia delle “z” comincia a ripetere come un lamento: “Mettete fine a questo strazio, mettete fine a questo strazio”. Ho avuto bisogno di lui, alla terza capriola di Inler. ALJOSA ASANOVIC
CALLEJON – Si starà ancora sfogando su qualche sacco da pugile. Fossi Fernandez pregherei di non incontrarlo da solo per strada. BUSO
PANDEV – Imbranato come Fantozzi, identico a Mister Bean, stempiato come il Tackleberry di Scuola di polizia. Ha semplicemente sbagliato mestiere. SHALIMOV
MERTENS – Senza parole di fronte al disastro dei compagni. E poi chissà come si dice “samente” in fiammingo. GIUSEPPE ALESSI
ZAPATA – Se si permettono di dare la colpa a lui li denuncio. CRISTIANO LUCARELLI
HIGUAIN – Ti saresti dovuto mettere a piangere pure ieri, mio caro. NICOLA AMORUSO
JORGINHO – Giacché è un ragazzo molto razionale, pochi minuti dopo l’ingresso in campo e constatato lo stato di delirio in cui versava la squadra ha rischiato una crisi epilettica. MATUZALEM
GHOULAM – Ti pensavi di aver svoltato, eh? LUCENTI