E all’improvviso tutti scoprirono quel fenomeno di Duvan Zapata
di Lucio Fava del Piano
Oggi tutti parlano di Zapata. Anzi, di Duvan. Media gol da CR7, sempre decisivo, Higuaìn che deve cominciare a non sentirsi più intoccabile e via così esagerando, nel classico giochino post-vittoria a chi la spara più grossa. Perfino la Gazzetta - la Gazzetta! - si è unita al coro di elogi, raccontandoci tra le altre cose che il merito dei tanti gol è del medico del Napoli che ha tolto a Duvan le patatine!
A scorrere le cronache dell'ultimo paio di mesi, però, si scopre che non tutti sono stati sempre convinti delle qualità del sosia di LeBron James.
Solo un mesetto fa, ad esempio, Sebastiano Vernazza della Gazzetta sosteneva addirittura che "al Napoli manca fondamentalmente un vice Higuain" perché "Zapata non mi pare all'altezza". E negli stessi giorni faceva eco l'ufficio collocamento degli esuberi Milan, Sportmediaset, dicendo che "Duvan Zapata continua a non convincere la dirigenza del Napoli che sta cercando un rincalzo di livello per Higuain. Il nome uscito nelle ultime indiscrezioni è quello di Giampaolo Pazzini", guardacaso.
Ancora la Gazzetta, una settimana prima, bocciava Duvan scrivendo "Zapata, lì davanti, è elefantiaco, si muove con lentezza". E Il Roma, negli stessi giorni, apriva il tormentone (?) sulla inevitabile cessione a gennaio.
Non poteva mancare il giornale di casa, Il Mattino, che già a fine ottobre inseriva Zapata tra le "seconde linee non all'altezza dei titolari", aggiungendo che Duvan "si conferma un errore in quanto il colombiano lavora di sponda ma non ha i colpi da bomber".
Sarebbe divertente oggi sentire questi sapientoni cosa dicono di uno che ha segnato 4 gol nelle ultime cinque partite. Purtroppo, temo che la risposta tirerebbe in ballo "critiche costruttive" che hanno spronato Duvan, progressi dovuti a un maggiore impiego da loro lungamente reclamato e via autoassolvendosi di questo passo.
D'altra parte, si sa, non solo i gufi hanno sempre ragione e capiscono sempre tutto prima degli altri, ma soprattutto non hanno vergogna.