Udinese-Napoli, quando Lavezzi conquistò il pubblico azzurro

Nell’anno del ritorno in Serie A, il Pocho superò le diffidenze nell’incredibile 5-0 del Friuli. E al ritorno al San Paolo ci fece impazzire con una grande doppietta
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    di Domenico Zaccaria

    Arrivò a Napoli con il soprannome di “Pocho”, ma nella calda estate del ritorno in serie A il suo acquisto sembrò più che altro un fulmine a ciel sereno. Dopo anni di sofferenza la piazza chiedeva Cassano, Miccoli e persino Milito: invece arrivò Lavezzi, sconosciuto argentino talmente fuori moda da fare subito simpatia, ma più agli avversari che ai tifosi del Napoli. L’esordio in campionato fu da brividi e sembrò confermare le perplessità della vigilia: 0-2 in casa contro il Cagliari, con l’ex idolo del San Lorenzo a far ciondolare la sua zazzera anni 80’ sul prato del San Paolo. La settimana successiva il Napoli andò a Udine nella scomoda parte della vittima sacrificale; e invece dopo pochi minuti Lavezzi puntò Mesto, lo saltò secco, e si inventò un assist al bacio per Zalayeta: 0-1. Ma è nel secondo tempo che il “Pocho” dimostrò di essere un fulmine in campo, entrando per sempre nel cuore dei napoletani. Apertura di Gargano, dribbling di destro a rientrare e gran gol di sinistro: a Napoli, in serie A, una rete così non si vedeva da tanti, troppi anni. Per la cronaca, quella partita finì con un clamoroso 0-5 e rappresentò l’inizio di una cavalcata che nessuno, dopo le delusioni del mercato estivo, si sarebbe mai aspettato così gloriosa. All’inizio del nuovo anno però, la squadra di Reja incappò in qualche battuta di arresto che rese la gara di ritorno con l’Udinese – 2 febbraio del 2008 – piuttosto delicata. Ma ci pensò Lavezzi, caricandosi la squadra sulle spalle e abbattendo quasi da solo la resistenza friulana: fuga sulla fascia e cross in mezzo per l’autorete di Zapata (1-0) e poi, sull’1-1 e con il Napoli in 10 uomini per l’espulsione di Cannavaro, prima un gran gol di destro da fuori area e poi un beffardo pallonetto di sinistro sull’uscita di Handanovic. Andrà via 5 anni dopo il “Pocho”, senza chili in eccesso e con un’acconciatura da modello, nella vittoriosa finale di Coppa Italia contro la Juventus. Non c’è che dire, il bianconero gli ha sempre portato bene.
     

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