Bufera sul mondo del calcio
Dalle prime luci dell'alba la Guardia di Finanza di Napoli - nucleo Polizia Tributaria - sta eseguendo un decreto di sequestro di denaro, beni immobili e quote societarie per un valore complessivo di 12 milioni di euro, emesso dal gip del tribunale partenopeo, nei confronti di 58 persone operanti nel mondo del calcio professionistico. Tra gli indagati spiccano i nomi di Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, Claudio Lotito, patron della Lazio, Jean Claude Blanc, ex vertice della Juventus. Tra i destinatari del provvedimento figurano anche diversi calciatori tra cui 'il pochò Lavezzi e l'ex giocatore Hernan Crespo, ora allenatore e Alessandro Moggi, procuratore figlio di Luciano. L'inchiesta della Procura di Napoli riguarda il periodo dal 2009 al 2013. Secondo l'ipotesi investigativa, «i soggetti si sono resi responsabili di reati tributari mediante condotte fraudolente esclusivamente finalizzate ad evadere il Fisco», così come si legge nella nota diffusa dalla Procura. Nei confronti di alcuni dei calciatori e procuratori coinvolti, la Guardia di Finanza sta eseguendo perquisizioni nelle abitazioni e altri luoghi nella loro disponibilità, allo scopo di rinvenire documentazioni bancarie e contrattualistiche attinenti agli illeciti contestati. L'operazione vede coinvolti numerosi reparti delle Fiamme Gialle su tutto il territorio nazionale, e rientra in un'inchiesta «che ha consentito di accertare un radicato sistema finalizzato ad evadere le imposte, posto in essere da 35 società calcistiche di serie A e serie B oltre ad un centinaio di persone, tra calciatori e loro procuratori. Il meccanismo fraudolento - si legge ancora nella nota della Procura - è stato architettato per sottrarre imposte alle casse dello Stato nell'ambito delle operazioni di compravendita dei calciatori». Secondo gli inquirenti, i procuratori provvedevano a fatturare in maniera fittizia alle sole società calcistiche le proprie prestazioni, simulando che l'opera di intermediazione fosse resa nell'interesse esclusivo dei club, mentre «di fatto venivano tutelati gli interessi degli atleti assistiti». Le società, secondo il pm titolare dell'inchiesta Vincenzo Piscitelli, «approfittavano dell'indebito vantaggio di potersi completamente dedurre dal reddito imponibile queste spese, beneficiando della detrazione dell'imposta sul valore aggiunto relativa alla pseudo-prestazione ricevuta in esclusiva».(omnimilano)
(ANSA) - ROMA, 26 GEN - «Sono super tranquillo, è tutta fuffa». Così Aurelio De Laurentiis commenta le indagini avviate dalla procura di Napoli a carico di 64 persone per evasione fiscale e false fatturazioni, rispondendo alle domande dei cronisti a margine della presentazione, a Roma, del nuovo film di Carlo Verdone 'L'abbiamo fatta grossa'. «È una notizia non commentabile, è una storia vecchia. Comunque - conclude De Laurentiis con una punta di ironia - sono anche cose che inventate voi giornalisti».