ADL e Ferlaino, la prima volta della strana coppia

Pirotecnico show dei due presidenti alla presentazione del libro di De Ianni su calcio e potere. Il patron degli scudetti si vanta pure dei vecchi debiti, De Laurentiis a raffica contro tutti e soprattutto contro De Magistris: «Dillo che sei interista…»
  • [Foto: napoligol.it]

    di Nicola Sellitti

    Mettere allo stesso tavolo Aurelio De Laurentiis e Corrado Ferlaino è puro, anche malinconico show, seppur in un contesto accademico come la Federico II a Monte Sant'Angelo. Alla presentazione del libro del professor Nicola De Ianni su economia e pallone (Il calcio italiano 1898 -1981. Economia e potere, Rubbettino Editore) i due si cercano, più De Laurentiis che Ferlaino in verità, si chiamano per nome. Sembrano Tony Curtis e Roger Moore in Attenti a quei due ma sono alla prima esibizione assieme. Soprattutto, custodiscono trofei e sogni dei tifosi del Napoli. Il primo racconta dello stadio virtuale, la sua visione del calcio, società con fini di lucro, così l'ha voluta Veltroni con la legge del 1996, mica l'ha scritta lui. Poi tocca a de Magistris (“puoi anche stare contro De Laurentiis ma non contro il Napoli altrimenti deve dire: a me del Napoli non mi interessa nulla, sono interista”), ai giornalisti che fanno sponda ai procuratori, insomma sceneggiatura già vista su questi schermi. Ferlaino invece è la versione 2.0 dell'Americano di Renato Carosone. Ironico, divertito, regge la scena raccontando dei debiti delle società negli anni 80, delle azioni acquistate da Fiore per diventare proprietario del Napoli, tira fuori aneddoti su Nizzola, Moggi che a Napoli ha imparato pure troppo, sulla sua lotta ai poteri forti del pallone, Fiat, Fininvest (così la chiama più volte), sulle domeniche del pallone che ora gli provocano gioia, un tempo solo incubi per la passione che ci metteva nel club azzurro. E prima di ricevere gli applausi scroscianti – anche da quelli, tra tifosi e addetti ai lavori, che lo criticavano per essersi intrecciato al Napoli, imbottendolo di debiti ed ex calciatori prestati da altri club di Serie A – l'Ingegnere dimentica di ricordare che anche lui, soprattutto lui, dopo i trofei, dopo Diego, ha mollato la società piena di debiti, con un presente assente e un futuro inesistente, inserendo le marce alte verso il fallimento. Ma è il presidente dei due scudetti, della Coppa Uefa, di Maradona, della Ma-Gi-Ca. Più che altro è incredibile come il tempo faccia evaporare i sentimenti negativi, rabbia, frustrazione e rancore, passando una mano di cera sugli errori. Spazio solo per i memorabilia, i momenti belli, i successi. Forse accadrà anche con De Laurentiis, tra qualche anno. Fisiologico. Forse. Oppure, con tutti i difetti del personaggio, sarebbe il caso di apprezzare, non esaltare, maggiormente il Napoli edizione De Laurentiis, 12 anni senza scudetti, con qualche coppa, campioni in maglia azzurra e pure delusioni. Ci riusciremo?

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