Cagliari-Napoli, le sfide che esaltarono il Pocho Lavezzi

Gare sempre calde, quelle in casa dei rossoblù: ma come dimenticare il 3-3 del 2009 e lo 0-1 dell’anno successivo?
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    di Domenico Zaccaria

    Sarà perché a Cagliari non ci amano, e il Pocho è sempre stato uno dal cuore caldo. Un giocatore che si esaltava nelle grandi sfide, oppure quando aveva tutto uno stadio contro. Sta di fatto che nel recente passato Cagliari-Napoli è stata soprattutto la partita di Lavezzi, nel bene o nel male. Due i ricordi indelebili: il 3-3 del 2009 e lo 0-1 dell’anno successivo.

    Il gol, l’espulsione e l’esultanza da ultras.

    Prima stagione di Mazzarri, 12 dicembre del 2009. Il Napoli rivitalizzato dal mister toscano vola in Sardegna per sfidare i rossoblù guidati da Allegri. Dopo 20 minuti le cose si mettono subito bene, grazie a uno dei gol più belli del Pocho in maglia azzurra: serpentina tra due avversari e gran diagonale di destro che fulmina Marchetti. Nel secondo tempo il gol di Pazienza sembra chiudere la partita e invece accade l’imponderabile: in 15 minuti Larrivey, Matri e Jeda (al 90esimo) ribaltano il risultato. La partita si trasforma in una corrida e Cellino sveste i panni del presidente per indossare quelli di un ultras; su una rimessa laterale che spetta al Napoli, Allegri si ricorda di essere stato un centrocampista dai piedi buoni e allontana la sfera: Lavezzi perde la testa e lo centra con una pallonata. Inevitabile il rosso. In dieci uomini, sotto di un gol a tre minuti dalla fine del recupero e con un intero stadio contro sembra finita. E invece il primo Napoli di Mazzarri non muore mai: cross in mezzo e, in mischia, Bogliacino di testa fa 3 a 3. Le telecamere indugiano su Lavezzi, rimasto nel tunnel a vedere l’assalto finale dei compagni, che esulta come un pazzo. Un punto guadagnato o due persi? Il dubbio rimarrà fino alla fine della stagione; l’urlo di gioia del Pocho, invece, è ancora un ricordo indelebile per ogni tifoso del Napoli.

    Partita finita? Nemmeno per sogno.

    La sfida si rigioca un anno dopo, in un mercoledì di novembre. Sulla panchina dei sardi c’è Bisoli, nell’attacco del Napoli Cavani. Ma il grande protagonista è ancora Lavezzi. Beccato dal pubblico per tutta la partita, il Pocho è nervoso e si divora un’occasione dal gol nel primo tempo. La partita è brutta ed entrambe le squadre sembrano accontentarsi di un punto. Per i tifosi del Napoli, il pareggio diventa addirittura auspicabile quando l’arbitro fischia una punizione dal limite dell’area per il Cagliari al 94esimo. Invece il tiro di Nainggolan si infrange sulla difesa azzurra, e il rimpallo favorisce un ultimo contropiede con la retroguardia dei sardi incredibilmente sguarnita: Cavani serve Lavezzi che, dopo una cavalcata di 50 metri, fulmina Agazzi e regala agli azzurri tre punti di platino.

     

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