A tutto calcio anche in vacanza, con un po' di nostalgia per il mondo senza smartphone
di Francesco Albanese
Oggi in tutti gli angoli del mondo (beh, in quasi tutti) in cui si vada in vacanza c'è un internet cafè o una rete wi fi pronta a connetterci con il resto del globo. Così quando si torna dal viaggio si ha la sensazione di non essere mai partiti grazie agli implacabili aggiornamenti delle chat su whatsapp. Naturalmente l'invasione di smartphone e tablet ha anche rivoluzionato il modo di vivere il calcio d'agosto. Al sole delle Baleari, sul delta del Mekong o in un bar di Buenos Aires ora è possibile flagellarsi con ogni sorta di torneo estivo dove le maggiori potenze calcistiche del pianeta si affrontano senza esclusione di colpi già a luglio! Si pensi al calciomercato, poi: prima dell'esplosione di internet, se ti trovavi per esempio in una capitale europea, per
sapere "tutto" della tua squadra del cuore dovevi affidarti ai quotidiani. Quelli del giorno prima però. Già perché all'estero non ne arrivavano altri, quindi il lunedì divoravi notizie in effetti risalenti al sabato. I risultati erano tragicomici: avevi il cuore in gola per sapere come sarebbe finita quella trattativa per quel centrocampista tedesco e magari mentre leggevi che ormai era fatta, il tipo in
questione aveva già preso casa a Madrid… Naturalmente ne eravamo tutti consapevoli, ma la tentazione era troppo forte e alla Gazzetta non si rinunciava. Del resto telefonare a casa era costosissimo, e poi volete mettere la soddisfazione di conoscere il risultato delle prime amichevoli?
A tal proposito ricordo un aneddoto: 1992, Monaco di Baviera. Il mio amico Enrico, tifosissimo della Roma, era ormai a secco di soldi. Prima di prendere il treno per l'Italia pensò bene d'investire gli ultimi marchi nell'acquisto di una preziosa copia del Corriere dello Sport che annunciava uno squillante successo giallorosso per quattro a zero sull'Atalanta in un'amichevole dolomitica. La sete di calcio era saziata, per sconfiggere la fame dovette invece rivolgersi alla mensa dei poveri presso la stazione ferroviaria.