Trabzonspor-Napoli, O’ Trammammuro: chi sale e chi scende
di Domenico Zaccaria
SU: MANOLO GABBIADINI – Non tanto per quello che fa, ma per come lo fa: con un semplicità disarmante. La fuga solitaria conclusa con l’assist per il 2-0 di Higuain è una perla, mentre nella rete del 3-0 fa sembrare facile uno stop che riuscirebbe a pochi altri colleghi della Serie A. E non dimentichiamo che era al suo esordio in Europa League. Dedicato a tutti quelli che avevano immediatamente bollato come inutile il suo acquisto.
SU: GONZALO HIGUAIN – Ci aveva abituati a trasferte europee sui campi minori giocate con l’entusiasmo di un impiegato del catasto nell’ultimo anno di onorato servizio; ieri invece il buon Gonzalo ha mostrato grinta e voglia, complice forse l’inizio dei turni ad eliminazione diretta. Un gol facile lo mette dentro, poi ne sfiora un altro da grande campione: in Europa League un attaccante così fa la differenza, eccome.
SU: WALTER GARGANO – Gli bastano 45 minuti per dimostrare ancora una volta (semmai ce ne fosse il bisogno) che lui è l’unico centrocampista in rosa in grado di impostare, fare filtro e ringhiare sulle caviglie avversarie allo stesso tempo. Imprescindibile.
SU: HENRIQUE – Lo davano già per disperso o sicuro partente. E invece il suo gol - che può sembrare fortunoso e invece è frutto di un riflesso niente male – spiana la strada agli azzurri. Bentornato.
SU: MARIANO ANDUJAR – Ogni volta che viene chiamato in causa sforna una prova convincente. Le palle alte sono tutte sue e l’unica volta che viene chiamato seriamente in causa risponde “presente”.
SU: DUVAN ZAPATA – Dagli dieci minuti e lui, in un modo o nell’altro, la mette dentro: più che un attaccante, una sentenza.
GIU’: GOKHAN INLER – Nemmeno l’aria di casa gli fa bene. E pensare che in Turchia aveva ancora diversi estimatori…
GIU’: DRIES MERTENS – Ok Dries, ti vogliamo bene, ma ora basta con i rigori.