O’ Trammammuro di Torino-Napoli: chi sale e chi scende
di Domenico Zaccaria
SU: FEDERICO FERNANDEZ – Che dire? E’ un altro giocatore rispetto alle passate stagioni. Di testa, in scivolata o in anticipo, la palla è sempre sua. Sbroglia almeno 5-6 occasioni pericolose con una sicurezza disarmante e consente ad Albiol, che ha tirato la carretta da inizio stagione, di prendersi qualche responsabilità in meno. Se da qui a maggio non tornerà in campo il fratello scarso, potremo finalmente dire che i 3 milioni spesi per il suo acquisto sono stati un affare; a scoppio un po’ ritardato, ma sempre un affare…
SU: PEPE REINA - Nell'ascensore di casa Extra Napoli è ormai un habitué dei piani alti. A Torino non è costretto agli straordinari come in Portogallo, eppure risponde sempre “presente” quando viene chiamato in causa. A breve organizzeremo pellegrinaggi sotto la sede del Liverpool per convincere i Reds a cedercelo a titolo definitivo.
SU: HENRIQUE ADRIANO – Difensore centrale, centrocampista, ieri addirittura terzino destro. Non sarà un fenomeno e ha piedi più svedesi che brasiliani, ma l’ex capitano del Palmeiras una dote la sta dimostrando: è molto duttile. Anzi, contro i granata il suo impatto sulla partita è stato ottimo: vuoi vedere che Benitez ha trovato la soluzione per l’emergenza-laterali senza dover forzare il ritorno di Mesto?
SU: GONZALO HIGUAIN – Il fallo su Glik forse c’è e forse no. Intanto su quella palla, dopo 90 minuti di corse a vuoto, in pochi ci sarebbero andati con quella rabbia. In queste cose (vedi Immobile) è racchiusa la differenza tra un buon attaccante e un campione. E per fortuna il campione ce l’abbiamo noi.
SU: GIAMPIERO VENTURA – Ex non ingrato. De Laurentiis gli manderà un presente per ringraziarlo delle scelte iniziali: tenere Cerci e Immobile in panchina è stato un bel regalo. Ma si sa, Ventura è un signore: approfittare per 90 minuti del mismatch Cerci-Reveillere è roba da Antonio Conte, mica da galantuomini come lui.
GIU’: FAOUZI GHOULAM – E’ come quegli alunni che azzeccano i primi due compiti in classe e poi campano di rendita fino alla fine dell’anno. La stampa continua ad esaltare le doti dell’algerino ma in realtà lui sembra aver perso la bussola già da un bel po’. Ricordate Saber, il terzino destro marocchino che si eclissò dopo la prima, straordinaria prestazione contro la Juve? Ecco, il processo di “saberizzazione” sembra in stato avanzato.
GIU’: JORGINHO – Sempre in ritardo, per lunghi tratti fuori dal gioco, raramente incisivo. Eppure veniva da due turni di riposo. Sveglia, ragazzo: non potendo giocare in Europa League in campionato devi avere gli occhi della tigre di Rocky, non lo sguardo di Candy Candy.
GIU’: DRIES MERTENS - Forse la peggiore prova da quando è a Napoli. E’ vero, prima del gol di Higuain è l’unico a creare qualche pericolo ma fino a quel momento aveva dato scarsi segnali della sua presenza. Strano, per uno come lui sempre abituato a stare “sul pezzo”.