O’ Trammammuro di Napoli-Roma: chi sale e chi scende

E' stata la gara di Higuain e di Reina, ma anche della “lavatrice” Strootman, dello spocchioso Garcia e del “rimpianto” Bastos
  • di Domenico Zaccaria

    SU: LA CLASSE DI HIGUAIN – Gol, assist, sponde: Gonzalo fa ammattire la difesa della Roma e trascina il Napoli in finale. Il tutto sotto gli occhi di Maradona, che lo lanciò in Nazionale e che lo ha convinto ad accettare l’offerta di De Laurentiis. Sicuri che la squadra di Benitez non abbia un leader? E soprattutto, c’è ancora qualcuno che rimpiange Cavani?

    SU: IL MURO REINA – Sulla qualificazione del Napoli pesa come un macigno la parata al terzo minuto – non solo prodigiosa ma anche coraggiosa – sul tiro a colpo sicuro di Destro. Pepe rischia di rimetterci un ginocchio ma dopo le schermaglie degli ultimi giorni con i giallorossi non ha alcuna intenzione di abdicare. Perfetto con i piedi, impeccabile nelle uscite, insomma: un signor portiere. E anche un veggente: “Possiamo segnare in ogni momento”, aveva detto alla vigilia facendo imbestialire Garcia. E alla prima occasione pericolosa Callejon l’ha messa dentro…

    SU: I MILLE RUOLI DI CALLEJON – Ala, terzino, rifinitore, attaccante aggiunto: fra un po’ scopriremo che l’ex Real è anche un fenomeno in porta. Nel frattempo, per non farsi mancare niente, segna un gol da centravanti puro e a 10 minuti dalla fine trova la forza per farsi 80 metri di campo, causando l’espulsione di Strootman. Nessuno lo dice, ma per qualità/prezzo Callejon è il miglior acquisto estivo di tutta la Serie A.

    SU: IL CARATTERE DI INLER – Un Jorginho accanto aiuta, ma per riprendersi dopo la batosta di Bergamo ci voleva soprattutto carattere. Gol e assist contro il Milan, prestazione convincente contro la Roma: Inler ha dimostrato di avere gli attributi. E infatti Benitez lo ha pubblicamente elogiato a fine partita.

    GIU’: LA LAVATRICE DI STROOTMAN – La “lavatrice” (Garcia docet) si è inceppata, al punto che a dieci minuti dalla fine l’olandese – nervoso e sempre fuori dal gioco – ha pensato fosse meglio farsi espellere per andare a controllare la centrifuga.

    GIU’: IL TERZINO (?) BASTOS – Dedicato a tutti quelli che si strapparono i capelli per il suo mancato arrivo. Bastos non è certo un bidone, ma è il terzino che ci serviva? Ieri sul primo gol Hamsik e Maggio erano talmente soli che hanno fatto la conta per decidere chi doveva crossare. Più che un difensore, il brasiliano sembra il fratello di Mertens. Ovviamente quello scarso.

    GIU’: LA CONFUSIONE DI DE SANCTIS – All’Olimpico il buon Morgan, in evidente stato confusionale (con che squadra gioco?), ci ha rimesso in partita con un autogol tanto goffo quanto provvidenziale. Ieri, ricordando che per quattro anni il San Paolo aveva rumoreggiato ad ogni sua mancata uscita (“stai ai domiciliari”, gli urlavano dalla Curva B), ha preso due gol di testa a tre metri dalla porta. Così, tanto per dimostrare che a lui la coerenza non manca.

    GIU’: LA SPOCCHIA DI GARCIA – “Il San Paolo non mi spaventa”, “andiamo a Napoli per vincere”, “a Reina dico che gli abbiamo già fatto 5 gol”. E ancora: “Il rinvio della partita col Parma ci penalizza perché siamo fermi da 10 giorni” e poi “il Napoli ha avuto un giorno in più di riposo”. La vigilia del tecnico giallorosso è stata caratterizzata da dichiarazioni di fuoco, ma anche da qualche contraddizione. Intanto sui due campi più difficili della serie A (Torino e Napoli) è tornato a casa con 6 gol sul groppone. E deve ancora andare a Firenze. Auguri…

     

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