di Errico Novi

A pensarci bene quel Roma-Napoli del 25 ottobre ’87 è stato l’ultimo derby del Sud vecchia maniera. L’ultimo con ventimila (forse anche di più quella volta) tifosi del Napoli al seguito. L’ultimo con lo scambio delle bandiere, l’ultimo del vecchio calcio e del vecchio tifo, insomma. Nella stagione successiva l’Olimpico sarebbe rimasto parzialmente inagibile per via dei lavori di Italia 90. E a Napoli il clima tra le due tifoserie non sarebbe mai più stato disteso, dopo la rottura del gemellaggio avvenuta proprio in quel match dell’87-88. Una partita che trovate qui sotto l’articolo, pescata da youtube in versione integrale e senza telecronaca dei giornalisti Rai. Oltre allo sfizio di vedere il pareggio degli azzurri in 9 contro 11, con un colpo di testa di Francini ormai leggendario (al minuto 1:16:55), il video è interessante per quello che si sente. Cioè per il tifo, i cori, che possono essere meglio apprezzati proprio grazie all’assenza di commento. Qualche tifoso più giovane resterà colpito nel constatare che l’incitamento dei partenopei è potente al pari di quello dei tifosi di casa. Emozionante il finale anche per quello che arriva dagli spalti, con il coro “noi saremo sempre qua/ finché il Napoli vincerà” scandito ripetutamente per almeno una decina di minuti. E quel “campioni-campioni” urlato dai partenopei a pochi istanti dalla fine, quando l’eroico pareggio è ormai cosa fatta. Poco prima della rete di Francini si percepisce distintamete il coro “Roma merda” degli ultras napoletani, che è il sigillo definitivo alla rottura del gemellaggio, come abbiamo raccontato nella prima e nella seconda parte dello “speciale” dedicato ai rapporti tra le due tifoserie.