La grande stagione della Roma e la delusione-Napoli? Non scherziamo…

Garcia è secondo senza le coppe, Benitez terzo ma in corsa su tre fronti: chi si ostina a esaltare il cammino dei giallorossi e a criticare quello degli azzurri pecca di obiettività
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    di Domenico Zaccaria

    La grande stagione della Roma da un lato, le delusioni del Napoli di Benitez dall’altro. E’ questo il tasto sul quale batte da mesi la gran parte dei media nazionali, come se Garcia allenasse una squadra di brocchi e il tecnico spagnolo una fuoriserie destinata ad asfaltare ogni avversario. E allora, alla vigilia di un Napoli-Roma che potrebbe riaprire i giochi nella lotta al prezioso secondo posto, forse è arrivata l’ora di fare definitivamente chiarezza. E magari evidenziare che sì, i giallorossi hanno 18 punti in più della passata stagione (meritatissimi, per sgombrare il campo da ogni equivoco) ma sarebbe il caso di chiedersi quanto l’exploit sia frutto del lavoro del nuovo tecnico e quanto demerito di chi l’aveva preceduto. La Roma aveva già una rosa di primissimo ordine nelle due ultime, deludenti stagioni; e chi a settembre vedeva 2-3 gradini sotto al Napoli una squadra che può contare su Maicon, Benatia, Pjanic, Strootman, De Rossi, Gervinho e Totti (solo per citarne alcuni), peraltro fuori dalle coppe, probabilmente era troppo condizionato dai recenti piazzamenti dei giallorossi in campionato.

    Numeri alla mano, con la Juventus che continua ad essere di un’altra categoria, il Napoli è dove dovrebbe stare: alle spalle della Roma in campionato, avendo peraltro già giocato ben 9 gare – 6, tiratissime, di Champions, 2 altrettanto dure in Europa League e 1 in Italia – in più della squadra di Garcia; in finale di Coppa Italia dopo aver eliminato proprio i giallorossi e ancora in corsa nella vecchia Coppa Uefa, fondamentale per scalare le classifiche del ranking europeo. Pochi lo hanno evidenziato, ma da questo punto di vista la vittoria sullo Swansea è stata pesantissima, e ancora di più potrebbe esserlo il superamento del turno contro il Porto. Il girone di ferro nel quale siamo stati sorteggiati quest’anno in Europa è dipeso anche dall’eliminazione ai Sedicesimi dello scorso anno per opera del modesto Viktoria Plzen, e in vista della qualificazione alla prossima Champions come secondi (difficile) o terzi, è fondamentale scalare le classifiche del ranking Uefa.

    E’ vero, in campionato il Napoli avrebbe potuto avere qualche punto in più, ma in fondo sta onorando tutte e tre le competizioni nelle quali è impegnato con una rosa ancora largamente incompleta. La tanto ammirata Roma, con una rosa per lo meno dello stesso livello ma senza gli impegni infrasettimanali delle coppe, ha praticamente detto addio al sogno scudetto, ha mancato ancora l’appuntamento con “la decima” e ora lotta per mettere a sicuro il secondo posto. E allora, Garcia è un fenomeno e Benitez un brocco? Non scherziamo…Stanno entrambi facendo un’ottima stagione con molte luci e qualche ombra. Se a maggio le cose resteranno invariate, il primo avrà il grande merito di aver riportato la Roma nell’Europa che conta senza passare dai preliminari che, con un ranking bassissimo dovuto alle recenti, fallimentari stagioni, potrebbero riservare amare sorprese in sede di sorteggio; e il secondo di aver finalmente fatto superare alla propria squadra un limite - lo scegliere necessariamente tra il campionato e le coppe – che con Mazzarri sembrava invalicabile. Sulla stagione di Garcia resterà il neo dell’eliminazione in Coppa Italia, in una doppia sfida alla quale i giallorossi erano arrivati nel ruolo dei favoriti. E su quella di Benitez? Dipende dal cammino in Europa League e dal risultato della finale contro la Fiorentina. Ogni scongiuro è concesso…
     

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