O’ Trammammuro di Lazio-Napoli: chi sale e chi scende
di Domenico Zaccaria
SU: IVAN STRINIC – L’ultimo arrivato è forse il migliore in campo: un miracolo per tutti i tifosi azzurri, abituati ad aspettare per mesi l’ambientamento dei nuovi acquisti. Terzino sinistro vecchia maniera (a partire dal numero 3 sulle spalle, che meraviglia), gioca senza fronzoli dietro (capito Koulibaly?) ma non disdegna qualche puntata di qualità in avanti. Se gioca a questo livello in precarie condizioni di forma, c’è davvero da stare allegri.
SU: GONZALO HIGUAIN – Il gol è una perla, una rete di potenza e cattiveria da centravanti vero. Per il resto è costretto alla consueta partita difficile, a lottare e sgomitare da solo con i due centrali avversari. Esce, esausto, all’85esimo: ma il suo lo ha fatto, eccome.
SU: RAOUL ALBIOL – Toh, chi si rivede. La trasferta romana restituisce al Benitez il centrale spagnolo dello scorso anno: sempre attento e preciso, duro e “sporco" quando serve. E se fosse lui il nuovo acquisto di gennaio al centro della difesa?
GIU’: JONATHAN DE GUZMAN – Lento e confusionario. Per la terza gara di fila Benitez lo propone dal primo minuto ed è di nuovo una delusione. Ha tra i piedi le migliori ripartenze del Napoli ma riesce sempre a far rientrare tutta la difesa avversaria. Mai un’intuizione, mai un guizzo.
GIU’ – MAREK HAMSIK – Benitez gli preferisce De Guzman e, vista la prestazione del compagno, a Marek deve essere venuta un po’ di malinconia. Però entra il campo molle, quasi svogliato. E l’errore su una ripartenza che avrebbe potuto chiudere la partita grida ancora vendetta.