Napoli-Verona, Don Ciro e un pomeriggio di Grande Bellezza

La vittoria del San Paolo vista dal nostro portiere preferito che, senza voler infierire sugli ultimi, dà un bel consiglio ai tifosi gialloblù…
  • di Manfredi "Freddy" Adams

    Dopo la mazzata tremenda di Udine a Napoli si risponde con la Grande Bellezza: ‘na jurnata ‘e sole meravigliosa, una tifoseria straordinaria ed una partita eccezziunale o’ veramente. Una vittoria convincente e scaccia polemiche sulla stanchezza e sui problemi mentali del Napoli.

    Dopo l’affronto compiuto con le squalifiche esagerate e il permesso ai veronesi di seguire la squadra a Napoli, si temevano disordini; forse ‘o trappolone era pronto, ma visto che a Napoli simmo abbituati alla Bellezza, non ci siamo lasciati scappare ll’occasione di godere di un’altra grande partita e di festeggiare insieme alla squadra, dopo una vittoria che ci riproietta nella dimensione che si siamo costruiti per tante partite. Quante volte ho già detto che parévamo ‘o Barcellona? Gli schemi impartiti da Sarry Potter ci hanno stregato, incollato alla televisione come non mai prima. Meritiamo il vertice ma pe’ vvencere ‘stu scudetto probabilmente ci vuole di più. Cazzimma? Concentrazione per tutto l’arco del campionato? Una rosa più ampia e soprattutto di qualità? Mazzo? Si, tutto chesto, ma chiediamo anche a chi dirige le gare, per tutte le gare e con tutte le squadre, massima imparzialità e uniformità di giudizio. Poi Sarri saprà trarre utili indicazioni anche da qualche errore che ha commesso nella gestione della rosa, le basi ci sono per continuare nel percorso che il Napoli ha tracciato da qualche anno a questa parte. Manca solo la ciliegina sulla torta. Ora occhio alle ultime partite pecché pure alle spalle si fanno sentire. A Napule se dice ca ‘a coda è  cchiù tosta a scurtecà quindi, pure se addeventa sempe cchiù difficile, vedimmo ‘e purtà a casa stu sicondo posto!

    Stavolta non parlerò di Giulietta e dei suoi facili costumi pecché sapite ca nunn’ infierisco contro gli ultimi, mi sento solamente di invitarli ad accarezzare l’idea che, dal prossimo anno calcistico, per loro le domeniche saranno libere e staranno senza penzieri. Nuie tenimme cchè ffà, se il Presidente ci darà il canzo, potremmo divertirci come quest’anno e sperammo pure coccos’ ‘e cchiù (zitto a chi sape ‘o juoco)…

    Nel frattempo a Fuorigrotta grande tributo per il nostro condottiero in tribuna, lo stadio era tutto per Lui, mentre in campo sgomitava e si dava da fare per non farlo rimpiangere, il nostro Manolito. Troppe volte relegato in panchina all’ombra del Pipita, finalmente in campo ha dimostrato che in questa squadra, in questa macchina così sapientemente assemblata dal meccanico tosco-bagnolese, ci sa stare e potrebbe non far rimpiangere l’ingiusta lunga squalifica del bomber argentino. Ma nuie sperammo sempe ca chi nce pesta ‘e calli adda avè nu sussulto ‘e sensibilità accussì cancella chella vergogna ascritta, quella delle quattro giornate di squalifica. Vedimmo che seccede, intanto capa e penziero alle prossime due trasferte che ci diranno dove possiamo arrivare. Ultimi banchi di prova a Milano contro all’Inter, sabato che trase, e poi la Roma, che ci insegue sperando che molliamo qualche altro punto.

    Comunque vada a finire “Forza Napoli” ed un grazie enorme per le belle emozioni che ci stanno facendo vivere quest’anno!!

     

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