Sarri e una pura formalità
Sulla rete Anna Trieste lancia l'hashtag #sarrilibero e verrebbe quasi voglia di indire una petizione online per sapere che cosa diavolo ne sia stato del prossimo (?) allenatore del Napoli. Vi ricordate il film di Tornatore "Una pura formalità"? Ecco, la telenovela circa l'ingaggio di Sarri rischia di ricordarlo parecchio, con De Laurentiis naturalmente a vestire i panni del questurino piccolo e cattivo interpretato da Roman Polaski. Mentre su Twitter i fake del buon Maurizio ormai non si contano più (e pensare che l'originale nemmeno esiste!), sono ormai decine i giornalisti che hanno gettato al vento la loro credibilità (per chi ne aveva una s'intende) dopo aver annunciato "ad horas" la firma dell'ex tecnico empolese (ma anche noi non abbiamo scherzato: il nostro Sollazzo ancora si lecca le ferite della profezia Emery). Ma a che cosa si deve tanto traccheggiare? La simultanea cacciata di Montella ha aggiunto quel tocco d'imprevedibilità di cui non sentivamo certo la mancanza e come se non bastasse anche il Carpi s'è messo di traverso rendendo meno agile l'addio con Giuntoli. Molti sono coloro che si appellano ad Aurelio perché rompa gli indugi almeno per far dormire sonni tranquilli alla signora Sarri. A proposito qualcuno ha avuto più sue notizie dopo lo shopping in compagnia di Lady Jacqueline? Siamo appesi a quel fotogramma del mister che pensieroso lascia gli uffici della Filmauro. Intanto i retroscena abbondano. Sul mercato, pur non disponendo di un ds siamo ultra attivi: abbiamo praticamente concluso gli affari di Valdifiori, Tonelli, Mario Rui, Immobile e Allan. In uscita ci sono invece Zapata e Higuaìn, per dove non importa. Insomma un movimento vorticoso che stride con l'immagine delle innumerovoli sigarette consumate sotto la pioggia romana dal tosconapoletano.
La storia ci dirà. In ogni caso la pazienza non ci fa difetto; nel 1984 attendemmo molto più a lungo un certo signore che poi ci fece godere non poco in campo. Hai visto mai?