Extranapoli compie un anno
di Francesco Albanese
Una trattoria di Palermo, caponata, polpette di sarde e pasta alla norma. E' stata questa la cornice in cui Extranapoli è stato concepito (marzo 2013) e nemmeno sei mesi dopo, il 14 settembre del 2014, ecco il primo vagito. Creare questo sito è stato il frutto di un'urgenza più che di un desiderio. Il Napoli, in tutte le sue innumerevoli sfaccettature, occupa una percentuale ingombrante della mia vita: grossomodo sin dai tempi in cui i televisori ancora non erano muniti di telecomando. Dare sfogo a questa tempesta azzurra era ormai divenuta un'esigenza insopprimibile. Le combinazioni della vita hanno voluto che nei mesi precedenti a quella fatidica cena palermitana avessi cominciato ad “annusarmi” con due colleghi, ma soprattutto tifosi DOCP (denominazione d'origine controllata partenopea) del peso di Boris Sollazzo ed Errico Novi (in rigoroso ordine di chili).
Prima di sentire il loro parere bisognava però trovare l'anima web del sito nascituro. Inevitabile che pensassi allora al talento di Enzo De Mari, un uomo metà tastiera e metà mouse, altro azzurro DOCP emigrato (un napoletano infatti non può viaggiare cit.) a Berlino. Ottenuta l'entusiastica adesione di Enzo non è stato difficile convincere Errico e Boris (stavolta in rigoroso ordine di centimetri) a sposare il progetto. E' stato sufficiente scegliere un bar che sfornasse dei cornetti fragranti per far sì che la missione fosse compiuta. Insomma quando si parla di Napoli ci si capisce al volo, vero Domenico Zaccaria? Un anno dopo questo sito è molto diverso da come ce l'eravamo immaginato. Nessuno poteva prevedere la tragedia di Ciro Esposito o la polemica sulle ferie di Benitez, solo per citare i due estremi di tragedia e farsa che accompagnano le vicende della nostra tormentata squadra del cuore.
A rimanere invariato è invece lo spirito di un anno fa, rafforzato dai tanti attestati di stima che nel corso di questi 365 giorni ci avete rivolto. Nel frattempo attorno a noi nuove amicizie sono nate, tre matrimoni sono stati organizzati ed è arrivato anche il piccolo Pietro che ora ha solo 4 mesi, ma un domani rileggerà con affetto queste quattro scemenze (azzurre).