Pino Taglialatela (ex portiere Napoli): mi piacerebbe un bel progetto con Montella, perché fa giocare bene le sue squadre e soprattutto le dota di grandi centrocampisti…
Clemente Russo (pugile): Lavezzi e Cavani!!! Ah ah ah.
Lucio Pengue (Radio Kiss Kiss Napoli): mi piace molto Montella, è napoletano, giovane, in rampa di lancio, duttile e conosce alla perfezione i tranelli del campionato italiano. Un'alternativa? el loco Bielsa. Mi ha sempre affascinato. Il suo calcio è spettacolare, squilibrato, estremo. a Napoli potrebbe fare la storia, o essere esonerato dopo 3 partite…
Romano Montesarchio (documentarista): Edy Reja, perché a sto punto bisogna ripartire dagli "occhi della tigre" (vedere alla voce Rocky 3)...
Raffaele Manco (Regista): Benitez e basta! Ma se proprio devo cambiare scelgo Jurgen Klopp perché il Napoli deve sì fare bene in Italia ma assumere un atteggiamento e avere una maturità più europea...
Il Bacchettone: Klopp perché ha grinta ed esperienza internazionale.
Vittorio Eboli (giornalista Sky Tg 24): Klopp per proseguire il percorso internazionale.
Lucio Fava Del Piano (giornalista): La mia prima scelta sarebbe Lucio Fava del Piano, con Pecchia come vice... nell'impossibilità di questa coraggiosa opzione di rinnovamento, dico Jurgen Klopp, perché un tedesco caldo a Napoli potrebbe avere effetti esplosivi...
Giulio Spadetta (giornalista): ne parliamo lunedì. Ora non avallo distrazioni dall'obiettivo.
Raffaele Calvanese (dj): Klopp (realistico) per l'entusiasmo e la mentalità europea.
Dario Sarnataro (Radio Marte): Montella per continuità tecnica, anche Miha può fare bene ma io invoco una società più strutturata, composta da più dirigenti "uomini di calcio" da affiancare agli ottimi professionisti attuali.
Boris Sollazzo (giornalista): Bielsa. Perché è Benitez ma con cazzimma e carattere ;), ma se volete approfondire,
qui mi sono sbizzarrito. #Nosinisa
Giuliano Compagno (giornalista e scrittore): Spalletti perché ha esperienza e fa spogliatoio.
Domenico Zaccaria (giornalista): Mihajlovic, se non ci qualificassimo alla prossima Champions. Sappiamo bene quanto De Laurentiis tenga all'Europa League, per cui l'anno prossimo si punterebbe solo sul campionato; e li serve, soprattutto contro le piccole, quella cattiveria agonistica che nei due anni di Benitez troppe volte è venuta meno. Ci sarebbero inevitabilmente meno investimenti sul mercato, e di conseguenza la necessità di una guida in panchina abituata a lavorare con giovani e pietre grezze. Ecco, sembra proprio il profilo di Mihajlovic che - è bene ricordarlo - a Napoli verrebbe anche a piedi.
Spalletti, se invece di qualificassimo alla prossima Champions. Uno che in Italia si sono dimenticati troppo in fretta perché è andato ad allenare lontano; ma in questi anni il mister toscano ha maturato esperienze importanti nella massima competizione continentale e nella gestione di giocatori importanti. Quelli che, si spera, arriverebbero con i soldi della Champions.
Germano Bellavia (attore): ne parliamo lunedì.
Nello Del Gatto (giornalista): voglio Tascone.
Errico Novi (giornalista): Montella: ammetto che anch'io voglio un allenatore da 4-3-3, voglio vedere Hamsik interno sinistro, Jorginho riserva di qualcuno più forte di lui ma impiegato almeno in un modulo compatibile con la sua cassa toracica, e Insigne ala sinistra come a Pescara. E poi in panchina deve starci un napoletano, uno che s'incazza di brutto se qualcuno pensa a trombare anziché a violare la porta avversaria.
Francesco Albanese (giornalista): il sogno proibito si chiama Klopp. Carisma, preparazione e mentalità me lo farebbero preferire a chiunque. In alternativa voto Sarri. Scelta rischiosa ovvio, ma con un gruppo cementato potrebbe portarci molto in alto. Pochi sanno di calcio come lui.
Gianluca Gifuni (Radio Marte): Spalletti, per dare continuità al modulo 4-2-3-1 e alla crescita internazionale intrapresa due anni fa.
Gianmario Mariniello (giornalista): Dico Klopp alla guida di una banda di ragazzini terribili, meglio se italiani. Dico Klopp perché potrebbe insegnarci lo stile di Dortmund e come si sostiene davvero la squadra. E poi Napoli non ha mai avuto un Re napoletano, quindi un condottiero straniero ci farebbe bene. Il suo gioco veloce e basato sull'intensità piacerebbe al San Paolo, dove il giropalla rafaelita non é mai stato apprezzato. Da modesta squadra quale siamo sempre stati, 'o popolo é abituato alle ripartenze. Con Klopp si avrebbe il giusto mix. E poi Jurgen ha valorizzato tantissimi giovani. Insomma, un Napoli tedesco. Ossimoro da film che potrebbe piacere ad Aurelio.
Annamaria Chiariello (giornalista Mediaset): Il sogno è Guardiola. Bene Emery che gioca con il 4-2-3-1 o Montella bravo. Anche Spalletti , respiro internazionale. Non mi convince Sinisa. Klopp non mi dispiacerebbe anche se non mi è simpatico.