Reina 7, Maggio 5, Raul Albiol 5,5, Fernandez 5.5, Armero 6,5, Behrami 5,5, Dzemaili 6,5, Callejón 5, Pandev 6,5, Mertens 5, Higuain 5

Inler 6,5, Insigne 7, Zapata 6

Benitez 5

Con il senno di poi si vincono le guerre di Pirro. Ma è vero che con Dzemaili in forma e Inler che è entrato bene a partita in corso, la soluzione dei tre svizzeri in campo che si profilava nel prepartita poteva essere quella migliore, anche se Pandev si è fatto valere. Il Napoli si dimostra modesto in molti dei suoi effettivi, inesperto, disorientato: non possiamo ignorare la sentenza inappellabile di questa partita, il Napoli non è una grande squadra. E Benitez ha le sue responsabilità: quell'identità che in partite troppo facili a inizio campionato ci aveva entusiasmato, crolla di fronte ai team più titolati, tecnici e ben messi in campo. Insigne entra bene nel secondo tempo, confermando la sua tendenza a giocare alla grande solo nelle partite importanti e di segnare solo al Borussia.
Ora sotto con la Lazio: la nuova consapevolezza di essere da medio-alta classifica e niente più deve essere la nostra nuova forza. Ritroviamo la grinta e la prisa degli anni scorsi, smettiamo di regalare palle a centrocampo come contro Parma e Borussia Dortmund e riprendiamoci ciò che è nostro. Senza illusioni, smettiamo però di deludere. E sperando che non si pari davanti a noi un altro arbitro come quelli di Torino e Dortumd: e sapete perché? Perché Borussia e Juve possono batterci anche senza il loro aiuto. Ma almeno rischiamo di divertirci di più.

Boris Sollazzo

* * *

Reina 7,5; Maggio 5,5 Fernandez 5,5 Albiol 6 Armero 5; Behrami 6 Dzemaili 6; Callejon 5 Pandev 5 Mertens 5; Higuain 5; Inler 5; Insigne 7; Zapata 5,5;

Benitez 5,5.
Abbiamo giustamente cercato di metterla sul ritmo. Non avevamo scelta: loro sono straordinari sul piano dinamico e bisognava annullare lo svantaggio. Il fatto è che la buona volontà non basta mai: alla fine ci siamo sciolti atleticamente. Ed è un peccato, perché una sconfitta per 2-3 avrebbe cambiato tutta la storia: a quel punto contro l'Arsenal si poteva vincere e basta, non c'era l'obbligo del 3-0. Diversamente dal match d'andata stasera abbiamo dimostrato di essere una volenterosa squadra di medio ranking, non un'aspirante alla prima fascia. Quel tiro di Insigne respinto da Westerveld ci dice comunque che Lorenzo ha la stoffa e il carattere del campione. Che lui come tutti ha giornate meno brillanti. E che magari anche questo Napoli incontrerà strade meno sterrate e arbitri meno sfacciati.

P.S.: Spiace dirlo ma quando gli episodi decisivi nei match chiave vanno sistematicamente a tuo sfavore, non può essere proprio una coincidenza.

Francesco Albanese ed Errico Novi