Non si azzardano più a dire che Rafa se ne potrebbe andare solo perché il nostro scrive compulsivamente e in ogni luogo della Rete quanto ami Napoli e quanto sia felice. Oddio, a dir la verità lo fa anche Marek, ma non serve. Mertens per uscire dalla giostra ha dovuto scrivere un'ode alla maglia azzurra in un'intervista al Corriere dello Sport.

Insomma siamo l'unica squadra ad aver fatto già un investimento importante (circa 7 milioni di euro per Koulibaly), ma ci danno già per smantellati. Bigon, contro ogni sua abitudine, ha già dato due interviste sul mercato, De Laurentiis ne ha parlato in occasione della sua laurea honoris causa. Difficilmente potevano essere più chiari su obiettivi, progetti e punti di (ri)partenza, ma la stampa continua a demolire l'immagine del Napoli, non contenta di essere stata ridicolizzata in passato con gli Hamsik al Milan e gli Zuniga alla Juve e all'Inter, rimasti solo dei sogni nelle penne campaniliste tinte di rosa e non solo. Perché diciamolo: non si sa se siano peggio gli organi di stampa del Nord o i loro servi sciocchi napoletani.

Che ci sia una campagna mediatica ai danni della società partenopea da quando è la più presente in Europa (siamo gli unici, negli ultimi cinque anni, ad essere partiti in ogni stagione per stadi stranieri a giocarsi Europa e Champions) e una delle realtà più sane e interessanti del panorama sportivo, questo è certo. Guardate solo, per dire, come vengono trattati Insigne e Maggio in questo periodo, come si cerchi di estrometterli dalla spedizione in Brasile da giorni, come si "aiuti" Prandelli a estromettere il capoluogo campano dalla geografia della nazionale di calcio.

Il punto, però, è che rispetto al passato non abbiamo solo SKY che con Mauro & Co. insulta Mertens, Mediaset Premium che tratta la storia di Ciro Esposito in maniera pregiudiziale, la Rai che non nota ciò che succede nel settore dei viola alla finale di Coppa Italia ma lincia la tifoseria napoletana con una telecronaca imbarazzante, quasi quanto quella del Cerqueti disperato che ancora aspetta i due gol della Roma in semifinale. E ancora, non ci sono solo i tre quotidiani sportivi a elemosinarci quattro chiacchiere da bar.

No, c'è qualcuno che ha ancora un modo di lavorare serio e accurato - Di Marzio in tv e sulla rete è affidabile e serissimo, e se ci fate caso anche il buon Pardo distribuisce certezze e non pettegolezzi - ma soprattutto, ormai, il canale tra Napoli e i suoi tifosi è diretto.

E multiforme: un sito internet finalmente molto attivo e pieno di contenuti, gli account Twitter dei maggiori protagonisti e soprattutto della società e del presidente (bravi Siravo e Lombardo per la versatilità comunicativa e la capacità di parlare anche con linguaggi molto moderni), un programma tv (+N, diretta emanazione della società) e poi c'è lui, Rafa.

Uno che parla, in questo periodo, solo in radio e sul suo sito. Per evitare qualsiasi tipo di fraintendimenti o strumentalizzazioni. Chi vuole può sentire la sua voce, chi vuole può leggere ciò che c'è su www.rafabenitez.com.

Nell'ordine ci ha detto che le riunioni fatte con il presidente lo hanno reso felicissimo, che ci saranno molte e belle novità, che si sente con Riccardo e Aurelio quotidianamente. Ah, non ha accennato, lui, a nessuna possibile cessione.

Anzi, l'altroieri ci ha deliziato con la notizia più importante, più bella persino di un eventuale arrivo di Mascherano. Lo ha ripetuto più volte nella stagione, anche a brutto muso: serve un centro tecnico e sportivo all'altezza delle più grandi realtà continentali. Proprio sul suo sito scopriamo - e non dai procacciatori di scoop diversamente castani - che quei lavori tanto attesi sono iniziati. Piscine, altri campi da gioco, miglioramento delle strutture mediche e rieducative. Per cominciare. Ed è Rafa a raccontarcelo, felice, perché ormai c'è una corrispondenza, calcistica ed emotiva, tra noi e lui. E il bello di quest'uomo è che non fa mai la vittima: l'informazione ci massacra? Lui la scavalca, risolve il problema con il contatto diretto. Ci mette la faccia, dicendo la verità: salutando Reveillere e Doblas o annunciando l'apertura di un cantiere a cui tiene.
Ecco perché noi a Extranapoli parliamo così poco di calciomercato. Non ci piace raccontare ciò di cui non siamo sicuri, troviamo poco serio riferire "voci". O, in alcuni casi, tradire delle fonti (perché puoi avere una notizia e decidere di non darla, se desideri che si avveri).

E quindi? Per ora la rosa è ancora al completo, abbiamo un interessante acquisto in carniere e trattative importanti da concludere. Presto Castel Volturno sarà un luogo di crescita atletica e tecnica da grande squadra (a dirla tutta, forse già non è così male: in Nazionale il primo nei test fisici è Insigne). Mi sembra che per essere all'inizio di giugno, c'è da essere molto felici. 

Anche se da fuori ci stanno smantellando la squadra.

Lasciamo gli altri, dunque, a giocare al loro squallido fantacalcio, noi mettiamoci comodi e ascoltiamo e leggiamo solo Rafa, Riccardo e Aurelio.