Benitez: «La gente dimentica cos’era il Napoli prima di DeLa»
De Laurentiis? Tutta un’altra cosa rispetto al deserto che mi fecero attorno all’Inter. Il Napoli? Da allenatore vedo molta più ambizione e motivazione a tutti i livelli. Rafa Benitez parla in questi termini della sua esperienza partenopea con la radio spagnola Onda Cuero. Allude alla programmazione tecnica che dovrà sempre fare i conti con l’equilibrio finanziario, parla in generale delle scelte per il futuro. Fa intendere dunque che la sua prospettiva di restare a Napoli è concreta. Ed è un segnale importante, perché qualche giorno fa ne erano arrivati di carattere assai diverso. Del rischio che Rafa fosse pronto a lasciare Napoli a giugno parliamo in un altro articolo. Qui trovate le parole che sembrano far rientrare quell’allarme. Le riportiamo secondo l’esaustiva e come sempre puntuale traduzione del sito Tuttonapoli.net.
Sulla sfida alla Roma - "Sapevamo di aver fatto bene anche nella gara d'andata, nonostante il 2-0 anche nel primo tempo la squadra aveva espresso un gran gioco. Siamo riusciti a limitare la Roma esprimendo il nostro potenziale offensivo, senza prendere gol".
Callejon - "Sta lavorando benissimo e gli ho detto che se continua così avrà molte possibilità di essere convocato in Nazionale. Mi hanno detto che lo stanno seguendo con attenzione per la Roja".
Maradona - "Sapevo che sarebbe arrivato, i calciatori no. Non ho voluto svelarlo per non distogliere la loro concentrazione, ma ho chiesto ad Higuain chi fosse il suo idolo calcistico... Non sono riuscito a parlare con Diego perché la passione dei napoletani, com'è noto, è infinita e per ragioni di sicurezza non è stato possibile, vista la grande presenza di tifosi".
Champions - "E' stato assurdo uscire con 4 vittorie, non era mai accaduto. Resta la soddisfazione di aver dimostrato il nostro potenziale per il futuro, siamo una squadra che sta crescendo e che ha cambiato tanto sia tatticamente che come uomini, serve tempo".
Higuain - “Gonzalo è un giocatore importante, ha bisogno di sentirsi amato per rendere al massimo e qui a Napoli questo sta accadendo, sta vivendo una grande stagione”.
Il campionato - “La Juve sta facendo benissimo, adesso non si può vincere il campionato ma chi capisce di calcio ed è oggettivo nelle analisi può riconoscere che abbiamo ancora tanto cammino da svolgere e possiamo migliorare tanto. Vogliamo far bene in campionato e nelle Coppe”.
Rimonta - “Il nostro obiettivo primario 'chiaramente' è avvicinarci alla Roma, bisogna riconoscere che la Juve ha un rendimento record che corrisponde alla differenza rispetto alla nostra rosa. In Coppa, l’atteggiamento tattico può fare la differenza, mentre in campionato è il numero di giocatori che hai a fare la differenza. La Roma, invece, gioca soltanto una gara a settimana, e questo influisce moltissimo”.
Miglior girone d’andata della storia - “Il Napoli di Maradona e Careca era fortissimo, ma la gente dimentica che prima dell’arrivo di De Laurentiis gli azzurri erano in grande crisi. La squadra ha tanti risultati positivi anche dal punto di vista economico, non ci sono debiti e si cerca di mantenere un equilibrio. E’ ovvio che per conseguire questi obiettivi non si può spendere tanto nei cartellini e negli stipendi, quest’anno abbiamo potuto fare un gran colpo con Higuain grazie alla cessione di Cavani”.
Inter - “Abbiamo conquistato due titoli con una squadra molto spremuta, si disse che si sarebbe investito per rinforzarlo e questo non avvenne. Era una situazione impossibile, non c’era alcun tipo di appoggio. La gente ricorda diversamente, ma sono passati tre anni, spesi molti milioni di euro sul mercato, ed i nerazzurri sono ancora in difficoltà. A Napoli il presidente vuole che la squadra abbia un appeal internazionale, come allenatore noti molta più motivazione ed ambizione a tutti i livelli”.
Materazzi - “In Italia lo conoscono tutti, meglio non riferire ciò che si dice. Il suo tweet non si considera nemmeno, il personaggio si conosce”.
Edu Vargas - “La chiave per il suo trasferimento è stato l’interesse di Rufete e Fabian Ayala. Abbiamo valutato il Valencia l’opzione migliore ed abbiamo convinto il presidente, sono sicuro che lì potrà far bene: è un grande giocatore”.
Chelsea - “Abbiamo fatto bene con giocatori che stanno crescendo molto, mi dispiace la partenza di Mata, è un grandissimo calciatore. Si è speso tanto per rinforzare la squadra”.
Coppa e formule - “Il modello inglese è molto attraente, giocare in gara secca regala sorprese ed emozioni. La doppia sfida dà un certo vantaggio alle squadre più forti”.
Con la Roma la notte più felice? - “Con Borussia, Arsenal, Inter abbiamo fatto grandi partite, non so se quella di mercoledì rappresenti la gara migliore. Per me la Champions ha sempre un sapore particolare…”
Mercato spagnolo per il futuro - “Lo valutiamo, è un mercato di qualità dove i prezzi si sono abbassati per le difficoltà dei club. Ovvio che per spendere dipendiamo molto dalla gestione economica del club, che dipende a sua volta dai risultati del campo. Qui non c’è un presidente che investe improvvisamente 100 milioni, si cerca di mantenere un equilibrio senza perdere qualità. Quest’anno abbiamo fatto benissimo, la rosa ha un’età media più bassa e maggiore tasso tecnico, cercheremo di continuare in questo senso”.
Scelta del colore di maglia? - “E’ normale e facile da comprendere: la scaramanzia qui è fondamentale. Visto che abbiamo avuto buoni risultati con la maglia gialla stiamo continuando ad utilizzarla e lo faremo finché porterà fortuna…”.