Rafa, a Milano metti Britos e Dzemaili
di Boris Sollazzo
Scrivo queste righe con grande sofferenza. Il tifoso malato che è in me vorrebbe andare a Milano e vedere Mazzarri azzannare una bottiglia da un litro e mezzo di acqua Lete, lanciare improperi contro i suoi giocatori, piangere sulla spalla di Frustalupi.
Non mi è passata, sarò anche provinciale, ma io a Walter lo vorrei battere fino alla fine della sua carriera. Anni sabbatici compresi. Con buona pace di Enrico Ariemma, io sto con Carpentieri: soffro, per dire, che il toscano abbia fatto più punti del povero Stramaccioni. Ma fra dieci giorni c'è la finale di Coppa Italia. Un trofeo fondamentale, ancora più per Rafa - che forte della vittoria potrebbe tener testa ad Aurelio De Laurentiis nell'imporre la sua visione di mercato, di gioco, di crescita strutturale e societaria - che per noi. Se questo possa mai essere possibile.
E allora, Benitez, ti voglio nella tana della Milano nerazzurra che tanto ti ha fatto soffrire, con una formazione falcidiata dal turn-over. Niente Mertens, Higuain, Fernandez, Jorginho, Henrique e Callejón. Mettimi Pandev, Zapata, Britos, Dzemaili, Reveillere e pure Bariti.
Lo so, rischieremo seriamente di perdere, e ci farà male. Ma sui viola abbiamo dieci punti, e un recupero di tre potrebbe distrarli e illuderli.
Lo so, così i nerazzurri andrebbero sicuramente in Europa. Cosa che non ci farà piacere, ma che potrebbe stancarli il prossimo anno.
Lo so, mio allenatore e condottiero, che in quello stadio vorresti spaccare il mondo, anche adesso che persino Moratti ti accolla un fallimento tutto suo. Ma vuoi mettere, nel caso, che goduria vincere contro l'Inter con un Napoli B?
E poi, in ultima analisi, potrebbe essere il delitto perfetto. In campo, magari, Britos e Dzemaili faranno il diavolo a quattro. In fondo Miguel Angel a San Siro ha fatto i suoi match migliori e Blerim ogni tanto ne azzecca una. Thorir, già allertato da Mazzarri, di cui conosciamo la fervida fantasia durante il calciomercato, si innamora dei due. E magari, già sabato notte, glieli vendiamo pure a caro prezzo.
Certo, è vero, non c'è più Marco Branca, uno a cui dare il pacco è piuttosto facile. Ma diciamolo: Fassone non è un'aquila, Ausilio ci sembra dia il meglio nelle sue soporifere dichiarazioni pre partita. Se non torna Lele Oriali, magari ce la facciamo a sbolognarglieli.
Quindi, Rafa, resisti alla rabbia post Udine, non cadere nella tentazione di una vendetta inutile. Pensa al futuro: al tuo, al nostro e pure a quello dell'Inter.
Che poi magari, se segui i miei consigli, al 92' una rovesciata di Bariti su lancio di Dzemaili e torre di Britos, potrebbe farci sognare.
Mentre magari una sconfitta con tutti gli effettivi potrebbe darci una mazzata dolorosa dura da digerire prima del 3 maggio.
P.S.: E poi, vendetta per vendetta, ricordati sempre il furto viola al San Paolo. Ok, ora che ci penso per sicurezza facciamo esordire pure Tony Doblas.