O’ Trammammuro di Inter-Napoli: chi sale e chi scende

Callejon ormai è il “Povero Cristo” di una vecchia canzone, mentre Britos è la sorpresa ai piani alti. Benitez, hai visto come giochiamo male?
  • mediagol.it

    di Domenico Zaccaria

    SU: JOSE’ MARIA CALLEJON – “Povero Cristo si dice di uno che non arriverà, Povero Cristo si dice di uno che non ce la fa”, diceva una vecchia canzone. Ecco, in questo Napoli Callejon sembra sempre più un “Povero Cristo”. Che predica nel deserto, creando miracoli che i compagni distruggono. Uno che gioca alla grande ma che “non arriverà” mai in Nazionale (chissà perché continuano a non convocarlo), uno che segna una doppietta a San Siro negli ultimi dieci minuti ma che proprio “non ce la fa” a far vincere la propria squadra. Con compagni così, d’altronde, anche Nostro Signore avrebbe dei problemi…

    SU: KALIDOU KOULIBALY – Resta sempre un dubbio: è un ottimo difensore o un buon giocatore che spicca per la mediocrità dei compagni di reparto? Se Koulibaly continua a giocare in questo modo, senza fare scomodi con Thuram, mi tengo volentieri il dubbio fino a fine stagione.

    SU: MIGUEL ANGEL BRITOS – …e questa è davvero una notizia. Nel ruolo di terzino sinistro non solo non demerita, anzi è uno dei più precisi e attenti. Sarà un caso, ma appena alza bandiera bianca per un infortunio il Napoli prende due gol. Certo, ormai tremiamo per un infortunio di Britos e ci strappiamo i capelli per il forfait di Gargano: abituiamoci, quest’anno è così. Con buona pace dei sogni scudetto.

    GIU’: GONZALO HIGUAIN – La squadra gioca un calcio inguardabile, e questo di certo non lo favorisce. Ma nello “zero” alla casella dei gol segnati in campionato c’è anche molto di suo. Higuain è nervoso, gira a vuoto e gioca male anche i pochi palloni decenti che arrivano dalle sue parti. Continuiamo a pensare che Gonzalo vada solo aspettato, certo la sua astinenza inizia a diventare un problema.

    GIU’: GOKHAN INLER – Fa rimpiangere Gargano. Fatica come un matto a far girare la palla. Si perde Guarin sul gol dell’1-1. Basta?

    GIU’: RAFA BENITEZ – Il primo tempo è fra i peggiori della sua gestione. Non un’azione, non un’idea di gioco. E il secondo tempo è appena migliore. Per carità, senza le solite amnesie dietro (che gli sono imputabili ma solo fino a un certo punto) magari gli sarebbe riuscito il blitz a San Siro, ma sarebbe stata una vittoria immeritata. Al di là degli interpreti mediocri, la squadra gioca male, anzi malissimo.

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