Caro Rafa, buon compleanno e buona Pasqua. Cento di questi giorni. Con noi.

Dagli scetticismi iniziali all'amore ricambiato degli ultimi mesi. Con Rafa ormai è amore, ma tutti aspettiamo che sia lui a farci un regalo, il 3 maggio
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    di Andrea Carpentieri

    Era la scorsa estate: ricordo un pomeriggio in cui faceva un caldo boia, un pomeriggio anche assai triste per noi campani poiché c'era stata una tragedia in autostrada, mi pare sulla Bari-Napoli.
    Ricordo le mimetiche, i fischi a Zuniga, gli applausi scroscianti ad Hamsik, il boato per il Pipita, l'accoglienza tiepidina per Reina, Albiol, Callejon e Mertens, accoglienza tiepidina della quale - almeno per quanto riguarda me - oggi faccio ammenda.
    E poi la corsa di quel signore bello grassotto, accolto sul prato del San Paolo da applausi che mi parvero fin da subito particolarmente affettuosi: e già,  caro Rafa, con te si è creata da subito sintonia, ti si è visto da subito come colui il quale avrebbe potuto farci fare il vero, definitivo salto di qualità. Il tifoso napoletano non regala niente a nessuno, sia chiaro, e quell'istintivo affetto non era poi tanto istintivo, ma nasceva dalla consapevolezza del fatto che qui, uno come te, non ci fosse mai passato: 2 Campionati Spagnoli (col Valencia!), 1 FA Cup, 1 Community Shield, 1 Supercoppa Italiana, 2 coppe Europa League, 1 Supercoppa Europea, 1 Champions', 1 Mondiale per Club, 2 volte il titolo di miglior allenatore UEFA... (fonte Alessandro Ariemma)
    In ossequio al Genio ricordato ieri, parafrasando da MISERIA E NOBILTÀ direi: <<Ma che cosa sono questi titoli... (cit. Mauro, Fedele, Capuano, Civoli, Conte, o un qualsiasi altro c. che vuoi tu)...Ma chi li ha visti mai?>>.
    Ecco, era questo INDISCUTIBILE pedigree a spingerci ad aver fiducia in te. 
    Poi, era normale che accadesse, è arrivata qualche difficoltà,  e con essa, cosa meno normale se non fossimo a Napoli e, cosa ben peggiore, in Italia, sono arrivate tante, troppe critiche: c'è stato chi ha messo in discussione le tue capacità, la validità del tuo sistema di gioco, chi ha parlato di panzone, chi di un allenatore che dorme sul cuscino al quale un tempo chiedeva la formazione...
    Lasciali perdere, Mister (cosa che hai già fatto, in verità, e quando ti è toccato il face to face li hai sempre fatti apparire per quello che sono): chi non ha pregiudizi ottusi o inconfessati/bili interessi, sa che hai fatto quasi il massimo, sa che dopo la rivoluzione della scorsa estate, ed in attesa di quella della prossima, un terzo posto, una finale di coppa Italia e la buona Champions' disputata sono un risultato più che soddisfacente (manca l'Europa League: per questo dicevo che hai fatto quasi il massimo, ma ciò per me non significa stimarti di meno).
    E allora, Mister, non curarti di chi fa il commentatore ed è pure procuratore; non curarti di chi fa l'opinionista in Tv di cui sono azionisti i proprietari di squadre di A; non curarti di chi, quando parla di se stesso, dice che contano solo i titoli, dimenticando poi - nel confronto con te - che lui non ha mai messo i capel...ehm...il naso oltre l'antibagno della Champions'; non curarti delle frecciate di Mazzar...di chiiiii????...
    Goditi Napoli, goditi questa piazza, ascolta chi, come me, ti adora senza mai rinunciare a manifestare, qualora lo nutra, anche un leggero dissenso nei tuoi riguardi: chi la pensa come me, ti ringrazia per il grande calcio che ci hai fatto vedere, nel contempo chiedendoti di farci vincere il 3 Maggio e di dare continuità al progetto il prossimo anno. Non è certo colpa tua se hai trovato davanti una super Juve e una grande Roma (che però hai spazzato via nell'unica occasione che valeva direttamente per giocarsi un titolo).
    Dimentico qualcosa? Ah, certo, come no: auguri, Rafa Benitez! Per festeggiare, mangia, e fallo come sai tu: sin prisa pero sin pausa.

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