A Napoli per vincere
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“Ho lasciato il Real dopo sette anni perché De Laurentiis mi ha detto la verità: vuole costruire un grande Napoli, un Napoli vincente. Sono molto felice di essere qui: ho fatto la scelta giusta”: così Gonzalo Higuain, che parlerà stasera ai microfoni di +N. Calciomercato.com ha anticipato alcuni passaggi dell'intervista all'attaccante argentino: "Quando un uomo come De Laurentiis spende una cifra simile pur di averti, non puoi non essergli riconoscente. Ringrazio il Real per i sette anni che ho vissuto a Madrid, per avere imparato molto da gente come Van Nistelroy, Raul, Cristiano Ronaldo. Ma l'estate scorsa ho capito che era arrivato il momento di cambiare aria e ho scelto Napoli perchè questà città è fantastica per chi gioca al calcio". E' vero che la voleva la Juve? "Quando si è saputo che avrei lasciato la Spagna, mi hanno attribuiot molte squadre e fra queste anche la Juve. Ma io ho scelto Napoli e ho voluto Napoli".
"La costruzione di una grande squadra richiede tempo e lavoro. Contro un'avversaria del calibro della Juve o del Borussia Dortmund o dell'Arsenal, il Napoli ha sempre offerto prove strepitose. Ma, in campionato, ha lasciato per strada troppi punti quando ha affrontato rivali di caratura inferiore: ecco dove nascono quei 17 punti di differenza. Ma sono convinto che, contoniuando a lavorare così, nella prossima stagione li cancelleremo. E' una questione di concentrazione, di esperienza, di mentalità vincente che si acquisisce con il tempo. La Juventus e la stessa Roma sono protagoniste di una stagione fantastica, ma anche il nostro bilancio è molto positivo. Il Napoli ha cambiato l'allenatore, ha cambiato molti giocatori, ha cambiato modulo di gioco: ora siamo terzi in classifica e in maggio contenderemo la Coppa Italia alla Fiorentina, nella finale di Roma. La Coppa Italia è un trofeo prestigioso: conquistare la finale significa essere davvero forti".
"La differenza più evidente che ho riscontrato fra la Liga e la serie A è nel numero dei difensori. In Italia ce n'è sempre uno in più rispetto alla Spagna e, per un attaccante, gli spazi si restringono. Ma a me il campionato italiano piace molto, mi ci trovo benissimo e credo rimanga uno dei tornei più difficili del mondo".
"Siamo davvero una famiglia. L'atmosfera che si respira fra noi è davvero fantastica". Insigne gli sta insegnando il napoletano: "Io non sono il ct dell'Italia, ma se Lorenzo andasse al Mondiale sarebbe bellissimo, per lui e per il Napoli".