Napoli-Inter, il gol del 2-0 e il tragico selfie di Auriemma
di Lucio Fava del Piano
E niente. Il Napoli ha buttato un'altra occasione. Buttato, o sprecato, o nella migliore delle ipotesi perso, diciamo pure non colto. Resta il fatto che appena la Roma rallenta, e il pareggio a zero in casa Chievo è l'ennesimo capitolo della saga, il Napoli cavallerescamente non infierisce.
Come una specie di squalo allergico, appena sente l'odore del sangue invece di azzannare la preda dà due colpi di coda e si allontana. Regalando, nella fattispecie, un 2-2 all'Inter negli ultimi minuti - peraltro il secondo della stagione - dopo 70 minuti di una partita da lustrarsi gli occhi, ai limiti della perfezione.
Direte, ma i gufi? I gufi ci sono, ci sono sempre. Solo che stavolta sono rimasti appollaiati sull'albero e hanno preso a volare, basso, solo al momento giusto. Cioè dopo il gol di Higuain, quando tutti i tifosi del Napoli - alzi la mano chi ha il coraggio di affermare il contrario - hanno pensato, sussurrato, detto o urlato "è fatta", seguito a distanza di pochi decimi di secondo dall'inevitabile "siamo a due punti dalla Roma".
A dar voce a tutti ha pensato Raffaele Auriemma, telecronista tifoso di Mediaset amante del pilates, che in barba a ogni possibile scaramanzia ha dato fondo alla sua immaginazione esclamando “siamo sul 2-0, facciamoci un bel selfie e mandiamolo alla Capitale! Roma sei il nostro bersaglio!”.
Ecco, la partita è finita lì. E non è finita con una sconfitta solo perché anche gli interisti alla vigilia si erano dimostrati troppo convinti di poter vincere. Come Davide "malditesta" Santon che aveva detto di andare "per vincere" in casa di un Napoli che "non è nel suo periodo migliore", o come Shaqiri secondo cui "le carte per poter vincere ci sono tutte".
Per i prossimi mesi, si potrebbe studiare un Daspo ventennale per i tifosi del Napoli che usino in qualunque contesto la parola "Roma"?