Le 5 leggende (già sfatate) su Sarri a Napoli
di Domenico Zaccaria
Dodici giornate di campionato e 4 di Europa League rappresentano un discreto “bottino” per tracciare un primo, parziale bilancio dell’era Sarri in azzurro. Un’esperienza iniziata tra lo scetticismo generale e che ora sta proseguendo all’insegna dell’entusiasmo. “Fino a un paio di mesi fa scrivevate che ero inadeguato”, ricorda il mister a chi, troppo frettolosamente, gli parla di scudetto. Di certo l’ex Empoli ha già sfatato qualche leggenda che i soliti sapientoni, troppo frettolosamente, avevano già cavalcato ancor prima di vederlo all’opera.
1)“Sarà difficile per Sarri gestire i grandi nomi in rosa, che erano venuti per Benitez e ora vorrebbero andare via”. Higuain non ha mai giocato così bene e corso così tanto; Callejon è rimasto a Napoli dopo aver parlato con Sarri e “non è mai stato così felice sotto al Vesuvio” (parole del suo agente); Reina lo adora; quanto ad Hamsik, poi, è superfluo approfondire…
2) “Sarri vuole Valdifiori perché è il suo pupillo, conosce a perfezione il suo calcio e quindi gli consegnerà le chiavi del centrocampo”. Non appena Jorginho ha dimostrato di essere il più in forma tra i due, Sarri non ha esitato a dargli una maglia da titolare; il pupillo, per ora, resta a guardare e l’ex Verona, uno dei tanti bruciati dalla gestione Benitez, è fra i migliori registi del campionato.
3)“Sarri non ha mai allenato una squadra impegnata in una competizione europea e potrebbe pagare l’inesperienza”. Il girone di Europa League non è di ferro, d’accordo, ma 4 vittorie su 4, 16 gol fatti e 1 subito e una qualificazione al primo posto archiviata con due gare di anticipo non è mica male per un esordiente. Sarà solo la fortuna del principiante?
4)“Sarri cura meglio la fase difensiva ma se in campo poi scendono gli stessi di Benitez non c’è drone che tenga”. Sarà la cura della fase difensiva, sarà il drone, sarà un po’ quel che vi pare, ma sta di fatto che il Napoli di burro della scorsa stagione, dietro è diventato un bunker. Hysaj per Maggio a parte, gli altri 3 sono gli stessi interpreti di Benitez. Con un Reina in più, d’accordo: ma lo spagnolo c’era anche due anni fa, e di palloni in fondo al sacco ne raccoglieva parecchi…
5)“Sarri ha costruito le sue fortune ad Empoli intorno al rifinitore e non tornerà indietro a Napoli, è più integralista di quanto possa sembrare”. Archiviato il “sogno” di mercato Saponara, ha tentato il 4-3-1-2 per le prime tre partite e poi è tornato sui suoi passi. E da lì il Napoli ha iniziato a correre.