L'albero dei gufi di Napoli-Sampdoria

Tutti a parlare di Sinisa, ma il campo poi ha dato un'altra sentenza
  • di Lucio Fava Del Piano

    Inevitabilmente Sinisa.

    Con il Napoli reduce da due vittorie consecutive in campionato e da una qualificazione in scioltezza alle semifinali di Europa League, era inevitabile che la vigilia della partita con la Samp si parlasse solo del tecnico blucerchiato Mihajlovic, ormai eletto dalla stampa unanime prossimo allenatore azzurro. Tale era la frenesia di parlare del serbo, che i soliti gufi in servizio permanente effettivo hanno dimenticato di dire che il Napoli poteva andare a 3 punti dalla Lazio e a 2 dalla Roma.

    Ad aprire le danze è stato Gianluca Di Marzio, secondo cui “Mihajlovic è il favorito” alla nostra panchina. Più categorico Tuttosport, che presentava il match dicendo che “il serbo affronta il proprio futuro”. “Mihajlovic ha tutte le carte in regola per fare bene” era il commento di Silver Mele, mentre Mario Suma, direttore di Milan Channel, si spingeva ancora più in là, pronosticando che “se Mihajlovic andrà davvero al Napoli, Raiola e Balotelli non dovrebbero aspettare un minuto di più a indirizzare il navigatore verso il San Paolo” perché “l'ultima speranza di scuotersi, per Balo, è targata Sinisa. L'allenatore giusto e la città gusta”.
    Anche per la Gazzetta, Sinisa aspettava solo la partita per dire alla Samp che non continuerà con loro, ma prenderà il posto di Benitez che - la rosea non perde mai un’occasione per dire una buona parola sul tecnico spagnolo - ormai neanche parla più con De Laurentiis. “Stasera Sinisa assaggerà il San Paolo che presto potrebbe essere suo” era invece la presentazione di Alfredo Pedullà, attento come sempre a rivendicare la primogenitura delle notizie, ricordando che "dalla scorso 4 dicembre vi raccontiamo che ha un posto di rilievo nella lista del Napoli”.
    Invitava addirittura a far presto Fulvio Collovati, secondo le cui informazioni Mihajlovic “è cercato anche dai grandi club, quindi il Napoli dovrà essere bravo e rapido nel chiudere la trattativa”. Insomma, tutti d’accordo sul fatto e sulla bontà dell’operazione.
     
    E con una vigilia così, uno si sarebbe aspettato che Miha mettesse in campo tutta la sua sapienza, la sua grinta, insomma facesse di tutto per presentarsi nel migliore die modi ai suoi prossimi tifosi.
     
    Solo che le partite si giocano in campo e non negli studi tv. Solo che, con buona pace di Ferrero, oggi Higuain sposta gli equilibri poco poco poco più di Eto’o. Solo che Gabbiadini loro lo hanno venduto e noi lo abbiamo comprato. Solo che Insigne è più sveglio di De Silvestri, e Hamsik pure. Solo che il Napoli è il Napoli e Rafa è Rafa. e Mihajlovic, al confronto, sembrava la più imbranata delle debuttanti al proverbiale ballo.
     
    Magari è stata una serie di episodi, magari hanno contato virtù e vizi (Viviano!) dei singoli, magari la Samp è in calo fisico, magari le voci e le pressioni. Però è andata come è andata, con una squadra e uno sparring. Magari Mihajlovic l’anno prossimo sarà davvero l’allenatore del Napoli. Ma io credo di no.

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