La PlayNapoList di Napoli-Frosinone

I Placebo, Lucio Dalla, i Morcheba, Beck e Pino Daniele ci accompagnano nel racconto in musica della storica serata del San Paolo
  • di Raffaele Calvanese

    All’inizio di questa stagione tra il Napoli e la storia, tra il pipita e la leggenda c’erano 36 gradi di separazione. Noi non lo sapevamo, o più correttamente forse non avevamo il coraggio di dirlo ad alta voce. Abbiamo assistito ad una galoppata fantastica, sono caduti svariati record, ma nonostante ciò il Campionato è restato affe d’altri, ciò non ha intaccato di nulla la gioia a fine stagione, perchè questa squadra e questo pubblico stanno crescendo, senza scossoni eclatanti, un po’ alla volta, ma senza mai fermarsi.

     

    36 degrees - Placebo

    Basterebbero le parole della telecronaca di Sky, o forse no, forse non basterebbero le parole a descrivere quello che ha fatto Higuain contro il Frosinone ma non solo, dalla prima all’ultima giornata. La storia ha dovuto far spazio al nome di Gonzalo. Nordahl resisteva da 66 anni. Voi ve lo ricordate com’era il mondo 66 anni fa? Io lo posso soltanto immaginare, o forse no, come non so se si può davvero descrivere l’impresa del Pipita, ogni gol è stato un grado di avvicinamento alla storia, e lui a quell’appuntamento ci è arrivato puntuale.

     

    La sera dei miracoli - Lucio Dalla

    … e la gente corre nelle piazze per andare a vedere

    Erano in tanti. Il San Paolo era gremito anche se la pioggia avrebbe potuto scoraggiarne molti. Era  la sera dei miracoli, la sera della rinascita. Di questi tempi lo scorso anno il morale era tutt’altro che euforico. La sfida non era di quelle impossibili, contro il Frosinone la champions era alla nostra portata, era una gioia costruita lentamente ma con perseveranza, un processo di costruzione meticoloso e armonioso fatto di geometrie e fantasia mischiate insieme. Si aspettava il miracolo dal Pipita e il miracolo è avvenuto, alla stregua del sangue di San Gennaro a sciogliersi sono stati i nostri cuori quando il Pipita ha inventato letteralmente il momento in cui sarebbe passato alla storia. Da allora siamo ancora tutti lì a riguardare quel miracolo, senza stancarci.

     

    Rome Wasnt built in a day - Morcheba

    Quando una squadra raggiunge un traguardo insperato si tende sempre a guardare come sia giunta allo sprint finale, invece spesso il successo è un momento che parte da lontano. Occorre avere l’occhio lungo come la memoria per capire come si possa arrivare a fondere insieme una serie di fattori e renderli vincenti. Lungimiranza, pazienza, qualità, tecnica, il giusto tasso di fantasia e soprattutto tante voglia di divertirsi. “Higuain deve tornare a divertirsi” diceva Sarri nel precampionato, e così è stato, non solo per lui, ed è stata la chiave del gioco partenopeo. Il Napoli torna in Champions League da una delle porte principali e di questo dobbiamo rendere merito anche al lavoro fatto da Benitez nelle scorse stagioni, seppur finito male nella scorsa, in cui di questi tempi facevamo i conti con ben altri risultati. Il Napoli entra in seconda fascia grazie anche agli ottimi risultati in Europa league. Poi Sarri ha fatto quadrare i conti, ha rimesso a posto lo spirito e la fase difensiva di questo Napoli che ha iniziato a volare.

     

    Loser - Beck

    Perdere un campionato non è mai stato così bello, o almeno così potrebbe dire qualcuno. Forse la vittoria più bella di questo Napoli è stato restituire alla serie A una reale contendente al tricolore alla Juventus, che dominca da cinque anni consecutivi nella massima serie italiana. Il Napoli ha saputo rendere bello un risultato che farebbe venire il prurito alle mani di qualsiasi tifoso. Cè una teoria nello sport in cui più che l’ultimo quello che deve rammaricarsi è soltanto il secondo, l’unico che aveva la reale possibilità di battere il primo. Noi ci abbiamo provato, ma nelle partite fondamentali 8vedi contro la Juventus e contro la Roma) abbiamo steccato, peccato di sicurezza in noi  stessi, o forse semplicemente siamo stati puniti per esserci accontentati. Sta di fatto che a rileggere i pronostici di inizio campionato abbiamo vinto di sicuro il torneo dello scetticismo, sbaragliando formazioni più accreditate di noi, ma più di tutto abbiamo sfatato il pessimismo dei nostri stessi tifosi che parlavano di ridimensionamento dopo l’arrivo di Sarri. Ora la Champions ed un mercato giusto potrebbero darci qualche arma in più, anche se ormai una cosa l’abbiamo imparata: non aspettiamoci colpi ad effetto, questa squadra cresce un po’ alla volta e il mercato andrà preso con le molle.

     

    Putess essere aller - Pino Daniele

    E dicci qualcosa, non lasciarci così. Ora saranno giorni di calciomercato, di voci e schiamazzi, giorni senza il campo. Questo Napoli già ci manca, ci ha incantato per un’intera stagione. Ha incantato tutto il campionato, siamo stati in grado di sfoggiare il miglior calcio, perchè nella nostra natura non è mai esistito il cinismo, siamo sangue e anima, siamo impeto, senza giocar bene non abbiamo mai saputo vincere, questo destino nel nostro DNA è croce e delizia, quest’anno è stato più delizia che croce ma nonostante i record che abbiamo battuto non è bastato. Questa squadra entra nella storia eppure non torna a casa con lo scudetto, ma a ben guardare non se ne lamenta nessuno. forse è vero quel che ha dichiarato Sarri alla fine del match contro il Frosinone: “siamo arrivati secondi, ma questo pubblico è campione d’Italia”.

     

    Forza Napoli Sempre

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