Gonzalo, non ti curar di loro ma guarda e segna

  • di Antonio Moschella

    Il chilo e mezzo in più che secondo Aurelio De Laurentiis è rimasto sullo stomaco di Gonzalo Higuaín con le fattezze di un mattone è imputabile non a una dieta erronea, quanto ai gol ‘mangiati’ nelle ultime tre settimane dall’attaccante argentino. Uso le virgolette proprio per evidenziare il fatto che in realtà di gol mangiati clamorosamente non ce ne sono stati, anzi il realtà la presunta pesantezza del Pipita è dovuta principalmente all’assenza di vere occasioni da gol: è un peso psicologico dovuto proprio alla mancanza di palle giocabili negli ultimi venti metri.

    Per liberarsi da tale zavorra Gonzalo deve quindi rispondere nel modo a lui più consono, con i gol. Da sempre restio a parlare, anche in zona mista come al Madrigal, quando al mio “confíamos en vos para el Scudetto” ha risposto con un timido sorriso e un semplice “gracias”, il capocannoniere del campionato ha bisogno di chiudere la bocca di detrattori e criticoni di turno, nonché degli inguaribili seminatori di zizzania che speculano già sul suo futuro lontano dal San Paolo.

    La sfida di lunedì a Firenze ha le difficoltà giuste per stimolarlo: da sempre additato come poco incisivo nelle partite che contano, soprattutto fuori casa, Higuain ha adesso un’occasione unica sia per rimettersi in careggiata per la Scarpa d’oro - con Suarez che per ora lo supera di una lunghezza - sia per ridare fiducia a un ambiente visibilmente scosso dalle ultime sfortunate prestazioni e cercare così di tenere il passo di una Juventus che, qualsiasi sia il risultato dello scontro di domani contro l’Inter, sarà coinvolta fino a metà maggio nella lotta allo Scudetto.

    Il compito dell’argentino è quello di isolarsi spiritualmente per poi aprirsi ai compagni lunedì al Franchi, che per l’occasione sarà un ring infuocato, lo scenario di un Rumble in the jungle tra due interpreti di un calcio fresco e vivo ma reduci da due cocenti eliminazioni in Europa League.

    All’anno che viene penseremo poi. Adesso, Gonzalo, devi solo riprenderti il Napoli per mano e provare a portarlo più in fondo possibile al sogno di una vittoria storica. Poi, a fine maggio si prospetteranno nuovi scenari, Coppa America inclusa. Ma per ora, pensa al Napoli, pensa a Maurizio Sarri, che ti ha rivalutato. E non dar retta agli agitatori di piazza e ad allibratori di ogni sorta. Non ti curar di loro ma guarda e… segna!

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