Tra mimetiche e spy story, gli 007 improvvisati del pallone

Il caso del genoano Luca De Prà ha acceso il derby della Lanterna, ma anche i tifosi del Napoli ne sanno qualcosa…
  • Foto: goal.com

    di Domenico Zaccaria

    C’è chi di mimetica perisce e chi di mimetica gioisce. A gioire sabato sera, giorno dell’esordio in campionato della nuova, criticatissima maglia, sono stati i tifosi del Napoli, che hanno visto l’Atalanta cadere sotto i colpi dei cannonieri (è proprio il caso di dirlo) Higuain e Callejon. A finire nell’occhio del ciclone è stato invece Luca De Prà, preparatore dei giovani portieri del Genoa, beccato in versione “agente segreto” mentre spiava   l’allenamento della Sampdoria e momentaneamente sospeso dalla sua società. “E’ stata un’iniziativa di carattere personale”, ha spiegato in un comunicato (assai poco convincente) il club di Preziosi. Sta di fatto che il nipote di Giovanni, leggendario portiere del Grifone, dovrà stare a riposo per un po’. Degli 007 prestati al calcio, d’altronde, anche noi tifosi del Napoli sappiamo qualcosa. Alla viglia delle partite più delicate, Walter Mazzarri era solito sguinzagliare il fidatissimo Claudio Nitti. Che una volta fu sorpreso mentre filmava gli allenamenti proprio del Genoa, anche se il fatto – forse grazie alla storica amicizia tra le due società – passò quasi inosservato. Ben altro clamore ebbe la “spy-story” dell’agosto 2012 a Pechino, alla vigilia della finale di Supercoppa contro la Juventus. Claudio Nitti e il tattico Enzo Concina furono sorpresi dagli addetti alla sicurezza dei bianconeri nella palestra dell’Olympic Sport Center Stadium mentre assistevano a una lezione di judo di giovani bambini cinesi: niente di male, se non fosse che in quel momento la squadra di Conte stesse effettuando l’allenamento di rifinitura a porte chiuse, che la palestra consentisse una comoda vista del campo e che dalla palestra stessa fossero partiti un paio di flash sospetti. Quando si dice che tre indizi fanno una prova…Ma torniamo un attimo a De Prà. Non sarà bravo a mimetizzarsi, ma certamente ha delle qualità quando si tratta di spiare i segreti degli avversari: due giorni dopo la sua “iniziativa personale”, il Genoa ha trionfato nel derby con la Sampdoria. O forse è merito del suo stile militare, che poche ore prima aveva accompagnato anche il Napoli alla vittoria e al primo posto. Per ora gli indizi sono solo due, quindi la prova manca. Magari fra qualche giorno scopriremo che la maglia mimetica non strizza solo l’occhio al marketing, ma porta anche bene.

     

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