Dieci ragioni per cui ieri il Napoli ha deciso di perdere a Parma
di Boris Sollazzo
Difficile abituarsi a questa squadra pazza e discontinua che ci fa godere contro Arsenal e Juventus, contro Roma e Borussia e poi lascia sei punti a un Parma modesto. Ma noi, a Extranapoli, abbiamo una teoria: il Napoli ha deciso di portare a casa la sconfitta apposta. Per ben dieci ragioni.
1. L’odio di Rafa per la Milano nerazzurra. Portiamolo dallo psicologo: per non far qualificare l’Inter in Europa League è capace di perdere pure contro la Lazio di Reja domenica prossima.
2. Il nostro allenatore si è stufato dei nostalgici di Mazzarri. E allora per essere all’altezza di Walter ha deciso di avere anche lui una bestia nera. Certo, poteva sceglierla un po’ meglio: il Parma di Donadoni va proprio di traverso a noi tifosi, che ancora ricordiamo come ci mandarono in B perdendo in maniera ridicola contro il Verona.
3. Rafa a Mertens gli vuole bene. Così tanto che lo vuole sempre vicino. Pure troppo, visto che non lo fa alzare dalla panchina prima del 70imo. Magari, ragazzi, cenate insieme durante la settimana, ora che non si giocan le coppe. Però in quei 90 minuti separatevi, fatelo per noi.
4. Rafa vuol renderci indispensabili quelli che pensavamo impresentabili. Lo ha fatto con Fernandez: contro il Parma, quando è crollato a terra, abbiamo tremato. Pochi mesi fa avremmo esultato. Con Henrique ormai è amore puro. Adesso cerca il miracolo: Zapata. Mentre Higuain gioca da fermo per prepararsi ai Mondiali, il colombiano sembra uno Skhuravy nero. E addirittura con movenze da gazzella si prende un rigore. Che non gli danno, perché Bergonzi lo scambia per Zalayeta e si ricorda di un Napoli-Juve che gli costó la carriera. Il primo caso di ammonizione per simulazione comminata con anni di ritardo.
5. Perché Rafa è stanco di essere simpatico a tutti. E voleva far vedere che è tutt’altro che un pacioccone, che se vuole sa farti incazzare. E così Higuain che dormiva in campo si sveglia al momento della sostituzione mandandolo a quel paese e Aurelio De Laurentiis, che in tribuna lottava con il sonno, si è destato per insultare un tifoso. Che poi, diciamocelo, stava solo difendendo Gonzalo. Il tifoso lo ha chiamato pappone, ma il nostro padre padrone pensava che avesse dato del “pippone” al Pipita.
6. Perché voleva vedere fin dove poteva arrivare Sky. Che, per dire, sostiene che il rigore su Zapata non c’era. Non sono in guerra con noi, no. Sono oltre, ormai. Come diceva il proverbio? “Dalla D’Amico mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io?”.
7. Perché Rafa voleva essere l’unico uomo a dichiarare guerra alla Svizzera. Dzemaili e Behrami ormai non vedono il campo neanche se lo affittano il lunedì per giocare a calcetto e Inler fa di tutto per far diventare il centrocampo partenopeo a uno. Gökhan, già sicuro del mondiale, è commovente con Parolo: per aiutarlo ad andare anche lui in Brasile lo segue per 30 metri e poi gli dice dove tirare.
8. Benitez ha un cuore d’oro. Sabato sera aveva visto un telecronista e tifoso (si hanno forti dubbi che siano veritieri entrambi i sostantivi) affranto per i fallimenti dell’amico Mazzarri. E gli ha voluto dare una settimana in cui potesse attaccare Rafa, magari comparandolo a Zeman. A proposito: chi ha detto che Walter non valorizza i giovani? Nessuno ha dato luce al lavoro dell’enfant prodige Stramaccioni come il coach nerazzurro.
9. Perché ad agosto avremo i preliminari di Champions e, se D10S vorrà, la supercoppa italiana (contro la Juve, a Pechino: secondo me non vale neanche la pena presentarsi in Cina). Senza i nazionali impiegati in Brasile. Quindi tocca cominciare a risparmiare energie e a fare turn over già da ora. Geniale Rafa, ne pensa una più del diavolo.
10. Perché il nostro condottiero ha voluto dimostrare al presidente e a Bigon che a questa squadra serve maturità. Che solamente con i giovani non si vince. Il gatto e la volpe hanno subito recepito il messaggio e hanno messo sotto contratto Minala della Lazio.