Ultima speranza per Hamsik: un urlo come quello di Zalone al bimbo muto di “Sole a catinelle”
di Errico Novi
REINA – L’attuale bonus di Pepe prevede che possa fare ancora un rinvio sbagliato come Garella in Napoli-Atalanta 2-2 dell’86, prendere gol da lontano come i 5 incassati da Castellini a Roma nell’83 ed entrarsene con la palla in porta come Coppola sul cross di Signori in Napoli-Bologna 1-5 del 2000. E solo a quel punto si avrà il diritto di pronunciare un monosillabo. DI FUSCO (che in fatto di uscite temerarie è un estremista: in Ascoli-Napoli dell’89 giocò addirittura centravanti).
REVEILLERE – Pare che il Torino abbia chiesto al Napoli se intende rinnovargli il contratto, perché se proprio vogliamo fare i tirchi lo prendono loro. Se penso che tra poco qualcuno lo paragonerà a Javier Zanetti ho la stessa reazione di Richard Dreyfuss nella scena finale di Tutte le manie di Bob. CUPI
HENRIQUE – Pare che abbia chiesto alla società di comprargli Skrtel, perché lui in coppia con una schiappa come Albiol non ci gioca. CAMPAGNARO
ALBIOL – Saputo delle richieste di Henrique ha avuto la stessa reazione di Bud Spencer nella scena finale di Continuavano a chiamarlo Trinità (vedi primo video sotto l’articolo). SALVATORE FRESI
GHOULAM – Hai costretto Reveillere a giocare su due fasce diverse nella stessa partita. La condanna della Corte europea dei diritti dell’uomo stavolta te la becchi tu. MORA
INLER – Siamo nelle sue mani, se ci pensate un attimo. E solo di parcelle all’analista, tale constatazione costerà a ognuno di noi l’intero stipendio di Bariti. JANKULOVSKY
JORGINHO – Nascondersi dietro Inler è come fare il figo nell’ufficio di segretario del Pd mentre Enrico Letta colleziona figure di palta a Palazzo Chigi. MONTEZINE
CALLEJON – È il Lino Banfi della penultima scena di Vieni avanti cretino, quello che dopo essere rimbalzato come una palla da flipper tra i pulsanti dell’ufficio-astronave, chiede al dottor Thomas “ce l’ha una scopa?…”, e il resto lo lasciamo al vostro intuito (o alla visione del secondo video). DE NAPOLI
HAMSIK – E qui l’unica speranza rimasta è l’urlo di Checco Zalone, quello che ridà la voce al bimbo muto in Sole a catinelle. VARGAS
INSIGNE – Vedete, anche se gli capitasse per altre dieci volte la stessa scena di Napoli-Lazio, Lorenzo non si ridurrebbe mai come Hamsik, perché nei cortili dove giocava lui da piccolo quelli troppo lamentosi li facevamo tornare dalla mamma piangendo. BELLUCCI
HIGUAIN – Pochi istanti prima che Hamsik appoggi gentilmente a Neto l’assist di Insigne, Higuain va a fare il solito pressing rabbioso su difensori e portiere avversari, e proprio un attimo dopo essere riuscito a farli tornare indietro fino all’area piccola si gira e vede che al suo fianco non c’è nessuno, e che soprattutto non c’è Marek. Allora si rivolge al Capitano e gli fa un gesto che non ammette equivoci: “Ma che cavolo stai facendo?”. Poi nel secondo tempo, su un altro tentativo di mettere sotto pressione, sempre da solo, la difesa viola, l’arbitro lo ammonisce per proteste. Ora, al genio secondo il quale Gonzalo nel raggiungere la panchina ha buttato via la bottiglietta perché innervosito dalla sostituzione, io gli farei vincere come minimo l’edizione 2015 di The Apprentice. EDMUNDO
MERTENS – C’ha lasciato una caviglia. Quei gran signori dei viola trattano così gli avversari da cui hanno preso gol all’andata. Meno male però, hanno trovato un ragazzo educato come Dries che sicuramente farà il possibile per restituire loro la gentilezza il 3 maggio all’Olimpico. PEPPINIELLO “TRIC TRAC” MASSA
BEHRAMI e PANDEV sv