Napoli-Roma 1-0, il pagellone
Francesco Albanese ed Errico Novi inviati al San Paolo
Reina 7 Maggio 6 Fernandez 7 Albiol 6 Ghoulam 6,5, Dzemaili 5 Inler 5,5, Callejon 6,5 Hamsik 5 Mertens 6, Higuain 5,5.
Henrique 6 Insigne 6 Pandev sv.
Benitez 6
La tanto invocata vittoria per uno a zero è arrivata forse nella sera più difficile. Il Napoli soffre la Roma che nel primo tempo sbaglia l'impossibile, denunciando ancora una volta i vistosi limiti in fase realizzativa dei giallorossi. L'emergenza a centrocampo costringe Benitez a riproporre la coppia Inler-Dzemaili. Una non coppia come pure le scaramucce firmate dal procuratore di Gokhan ci hanno abbondantemente confermato in settimana.
Fernandez fa un figurone e questo la dice tutta. Come si dice? Prendiamoci il risultato, la stagione è vivissima e il Napoli c'è.
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Domenico Zaccaria
Reina 7.5; Maggio 6, Albiol 7, Fernandez 7, Ghoulam 6.5; Dzemaili 5, Inler 6; Callejon 6.5, Hamsik 5, Mertens 5.5; Higuain 5.5.
Henrique 6, Insigne e Pandev sv.
Da quanto tempo invocavamo una vittoria per 1-0? Finalmente è arrivata, e nella gara piú importante. La Fiorentina è a -10 e questa è la notizia migliore; ancor piú del -3 sulla Roma, che ha ancora una gara da recuperare, ha mantenuto il vantaggio sul Napoli negli scontri diretti e stasera si è dimostrata superiore agli azzurri, nonostante la sconfitta. Reina ha tenuto a galla la squadra di Benitez con parate straordinarie, Albiol e Fernandez sono stati superlativi ma per il resto la squadra ha faticato maledettamente. Di buono c'è il risultato e poco altro. Ma è un risultato che pesa.
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Tania Sollazzo
Reina 7,5, Fernandez 7, Maggio 6, Raul Albiol 7, Ghoulam 6,5, Dzemaili 5,5, Inler 6,5, Hamsik 5, Callejon 8, Mertens 7, Higuain 6,5
Insigne 6, Henrique 6, Pandev sv
Benitez 7
Partita molto combattuta. La Roma sicuramente non ha demeritato ma il Napoli per una volta è stato fortunato ed intelligente! Grazie a tutti, noi non abbiamo la fortuna di Garcia di poter preparare una partita in 7 giorni e la nostra stanchezza si nota. Partita vinta con orgoglio e nervi saldi grazie Benitez grazie ragazzi! AVANTI NAPOLI
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Boris Sollazzo
Reina 8, Maggio 6 Fernandez 7,5, Raul Albiol 6,5, Ghoulam 7, Dzemaili 4,5, Inler 5,5, Callejon 8, Hamsik 5,5, Mertens 6, Higuain 6
Henrique 6,5, Insigne 6, Pandev sv.
Benitez 6,5
Non cadiamo nella trappola di Sky, che ha fatto di tutto per sottovalutare l'impresa di oggi: è stato un grande Napoli, di fronte a una Roma che aveva messo a frutto l'esperienza delle tre partite precedenti, in cui era sempre stata messa in difficoltà dagli azzurri, pur vincendone due. Senza Totti e De Rossi, Garcia toglie il centravanti, quel Destro che negli ultimi turni era molto opaco e aveva reso più statica la squadra, e decide di puntare su giocatori e gioco di movimento, per creare problemi a un Napoli che perde in extremis il possibile filtro di centrocampo, la muraglia Behrami, e il metronomo, Jorginho. Il francese capisce l'occasione che ha davanti, con Inler e Dzemaili nella parte nevralgica del campo come punto debole evidente dei partenopei, e rivoluziona la squadra un paio d'ore prima della discesa in campo. Ne esce fuori una Roma vitale e lucida, anche dopo l'uscita di uno Strootman acciaccato. La grandezza del Napoli sta nel soffrire, nel non mollare mai la presa, nel cadere raramente nella trappola giallorossa del contropiede manovrato (la Roma sfrutta una veloce ragnatela dei passaggi per aprire spazi e inserirsi), nel pressare quando e quanto possibile. Subiscono gli azzurri, graziati anche da uno Gervinho impreciso e dalla mancanza di quel goleador la cui assenza, però, rende così fluidi gli schemi capitolini. Ma appena è possibile cercano e trovano varchi pericolosissimi: lo splendido lancio di un Higuain lasciato molto solo per Mertens nel primo tempo, Callejòn davanti a De Sanctis nel secondo, in cui lo spagnolo ci ha fatto rivedere i fantasmi di Pandev e Insigne dell'andata, ancora una bomba di Higuain su un cross pazzesco del belga, che scheggia la traversa. E poi quando Romagnoli e Maicon sbagliano un movimento sulla sinistra, ecco che Ghoulam si inventa un cross da vero artista e José usa la testa. Nel modo migliore: la mette all'incrocio. E arriva l'1-0 che tanto anelavamo, da grande squadra. Già, perché Juve e Roma di partite così ne hanno vinte a pacchi.
Bravo Benitez a capire le contromosse dell'avversario, immensi un Federico Fernandez mai così bravo e un Reina che para pure le deviazioni dei compagni, Ghoulam dà il meglio, soprattutto perché per una volta Mertens, in copertura, è latitante. E si inventa un assist che vale un campionato. Albiol va di mestiere, Maggio di disperazione, Hamsik prova a fare ordine, ma davanti c'è poco spazio e dietro ci sono un Inler volenteroso e uno Dzemaili irritante che ci fa, di fatto, giocare in inferiorità numerica, sbagliando tutto e dando un senso persino all'acquisto di Henrique. Calletì soffre per 80 minuti, sbaglia davanti alle due porte (un suo disimpegno a momenti dava il vantaggio alla Roma pochi minuti dopo il clamoroso errore davanti al Pirata Morgan) ma l'8 se lo merita per quel decimo gol in campionato. Bellissimo. E perché la Roma, da stasera, se lo sognerà la notte. Insigne fa poco e niente, ma quando c'è lui, i giallorossi devono sempre preoccuparsi.
Vincere così insegna a vincere. Vincere così dice a noi e ai nostri concorrenti che possiamo graffiare anche nei momenti più difficili. Vincere così, lasciatemelo dire, è una goduria infinita.