Le pagelle di Napoli-Fiorentina
Boris Sollazzo e Domenico Zaccaria, inviati in curva B – Reina 5; Reveillere 6, Henrique 7, Albiol 5, Ghoulam 6; Inler 6.5, Jorginho 5.5; Callejon 6.5, Hamsik 5.5, Insigne 6.5, Higuain 6. Mertens, Behrami e Pandev sv. Benitez 6.
Il Napoli deve maledire solo la sfortuna e Tagliavento. La prima fa sì che Neto si trasformi in Benji Price in almeno tre occasioni e provoca un’espulsione dubbia a un, fino a quel momento, ottimo Ghoulam su un’azione poco chiara. Il secondo fischia a senso unico, non espelle il viola che probabilmente interrompe anzitempo la stagione di Mertens e si tiene in tasca almeno due gialli sacrosanti. Oggi ai partenopei non possiamo dire nulla, come contro il Porto: per quasi un’ora in inferiorità numerica rendono praticamente inoffensiva la Fiorentina, non rinunciando a cercare il vantaggio. Tutti sostanzialmente positivi, tradiscono coloro che fino ad ora avevano tirato la carretta, come Reina, in confusione sul gol di Joaquin, e Raul Albiol, a cui serve almeno un mese di terme. Non pervenuto ancora una volta Hamsik, commovente la grinta e la rabbia di un impotente Higuain. È il momento più difficile della stagione: la Roma ormai è irraggiungibile e la Fiorentina si avvicina in maniera preoccupante. Ma bisogna continuare a giocare così, senza demoralizzarsi.
Tania Sollazzo – Reina 5,5, Reveillere 6 Albiol 6 Henrique 7 Ghoulam 5, Jorginho 5 Inler 6, Callejon 7,5 Hamsik 6 Insigne 7, Higuain 6, Mertens sv Behrami sv Pandev sv, Benirez 5.
Mi spiace perché abbiamo giocato bene, mi spiace per Hamsik perché c’ha provato, mi spiace per Benitez perché i cambi li fa sempre troppo tardi, mi spiace per Callejon perché la sua grinta grida vendetta e soprattutto mi spiace per Mertens perché senza di lui sarà molto difficile! Avanti Napoli sempre e comunque.
Errico Novi – Reina 6; Reveillere 6.5, Henrique 7, Albiol 6.5, Ghoulam 6; Inler 6, Jorginho 5.5; Callejon 6, Hamsik 5, Insigne 6.5; Higuain 6. Mertens 6, Behrami e Pandev sv. Benitez 5.
Era meglio quando giocavamo una schifezza. Ridatemi il Napoli di Napoli-Roma, per piacere, e il primo che si azzarda a lamentarsi per la qualità del gioco lo incenerisco. C’è ben poco da contestare agli azzurri, per come hanno tenuto il campo sia in 11 contro 11 che in inferiorità numerica. Gli errori individuali capitano, non se ne sono visti di particolarmente gravi; l’uscita di Reina che ha preceduto il gol dei viola fa storia a sé: per Pepe è una delle pochissime imperfezioni dell’intera stagione e non è proprio il caso di fare storie. Piuttosto la sterilità della Fiorentina per gran parte del tempo trascorso in superiorità numerica autorizza a credere che con un po’ di fortuna in più il Napoli avrebbe potuto tranquillamente vincerla. E qui c’è una piccola responsabilità di Benitez, che ancora una volta ha provveduto ai cambi con eccessivo ritardo. Più che Insigne, che non ha mai smesso di correre, andava sostituito Hamsik. E non più tardi del 60’. E che Callejon fosse andato in apnea lo si era visto con altrettanta chiarezza, magari si poteva avvicendarlo con Britos e spostare Henrique a destra. Al di là di questi rilievi, resta comunque il dato di fondo: ad armi pari gli azzurri hanno sovrastato i viola. E anche dopo l’espulsione di Ghoulam, la Fiorentina non ha dato una particolare sensazione di forza. A voler cogliere un aspetto positivo, diciamo che l’ingiustizia patita stasera potrebbe servire a risvegliare nel Napoli quel po’ di cazzimma che spesso abbiamo invocato.