Il pagellone di Napoli-Marsiglia

Gli azzurri soffrono, forse troppo. Ma questa è la Champions. Sontuoso Gonzalo e Berhami prende il voto pur avendo giocato solo 4 minuti.
  • L'Equipe

    Domenico Zaccaria

    Reina 6; Maggio 7, Albiol 6.5, Fernandez 6, Armero 5; Dzemaili 6.5, Inler 7.5; Callejon 6.5, Pandev 5.5, Mertens 6.5; Higuain 7.5. Benitez 6.5. Hamsik 6, Insigne 6, Behrami sv
     
    Partita sofferta avevamo previsto e partita sofferta è stata. Ma il Napoli dimostra ancora una volta di riuscire a vincere anche quando non brilla e senza alcuni dei suoi uomini migliori, Behrami e Hamsik su tutti. Ottimi Maggio, Inler e Higuain, mentre Armero preoccupa in fase difensiva, vista anche l'emergenza infortuni fra i terzini.

    Errico Novi

    Reina 6; Maggio 6,5 Fernandez 6 Albiol 6,5 Armero 5; Dzemaili 6 Inler 6,5; Callejon 6,5 Pandev 6 Mertens 6; Higuaìn 7,5; Hamsik 6; Insigne 6; Behrami 6,5 (a volte basta un ruggito per meritare un voto).


    Essere una squadra “da Champions” può anche voler dire prendere le cose sotto gamba e poi riuscire ad aggiustarle. Il Napoli del 3-2 al Marsiglia dimostra di essere entrato in questa dimensione. Una certa lentezza nel prendere le misure della partita può essere persino inevitabile, a quattro giorni da una delle gare più importanti della stagione. E Rafa deve aver messo in conto che l’iniziale rinuncia ad Hamsik e Behrami avrebbe persino incoraggiato la sottovalutazione dell’impegno di stasera. Ma ha avuto ragione lui, e di certo l’appassionante notte del San Paolo è uno straordinario viatico per la supersfida di domenica. Un punto a Dormund e siamo qualificati: detta così pare una battuta di cattivo gusto, ma gli azzurri mostrano di poter giocare con piglio da grande in qualsiasi stadio. Erroracci come quello di Armero naturalmente non sono compatibili con la precedente affermazione. Ma all’inizio della ripresa è stata l’intera squadra a entrare in campo con poco mordente. Higuain è sempre più il grande centravanti che abbiamo sempre sognato di avere da quando è partito Careca.

    Francesco Albanese

    Reina 6; Maggio 5,5 Fernandez 6 Albiol 6,5 Armero 5; Dzemaili 5,5 Inler 6,5; Callejon 5,5 Pandev 5,5 Mertens 6,5; Higuaìn 8. Hamsik 6 Insigne 6, Behrami 7 Benitez 6

    Emozioni tumultuose che iniziano già al momento della lettura delle formazioni: Hamsik e Berhami si accomodano in panchina è la dura legge di mr Rafa. Il Marsiglia del Velodrome è rimasto in Francia stavolta la squada di Baup fa sul serio. Il Napoli fatica a trovare le distanze tra i reparti, Maggio accorcia spesso male e la manovra non fluisce. Come se non bastasse il gol che si divora Mertens fa calare nubi oscure sul San Paolo che assiste impotente al vantaggio dell'Om. La reazione però è da grande squadra. L'uno-due non fa tracollare l'Olympique che anzi domina l'avvio di ripresa fino al meritato pareggio firmato dal duo Thauvin-Armero e anche da qualche cambio troppo ritardato da Benitez. Sbaglia pure lui pensate. Il Pipita però ce l'abbiamo solo noi (e pure Mertens, e anche Fernandez che fa un'apertura illuminante!) anche a ripiegare in difesa come faceva qualcun altro. Si soffre vinciamo e Lorenzo prende pure un palo. 9 punti in 4 gare sono un'enormità, ma non abbiamo ancora fatto nulla. La Champions azzura comincia ora.

    Boris Sollazzo

    Reina 6, Maggio 6,5, Fernandez 5,5, Raul Albiol 7, Armero 5, Dzemaili 5, Inler 7,5, Callejón 6, Pandev 5, Mertens 6,5, Higuain 7,5

    Hamsik 6, Insigne 6, Behrami 8

    Benitez 7

    Il più brutto Napoli visto in Champions, molle e troppo distratto, porta comunque a casa tre punti d'oro. Benitez fa un turn over ardito ma fortunato e tiene in panchina, in vista della Juventus, Valon Behrami e Marek Hamsik, buono in fase d'attacco ma svagato in quella difensiva quando entra. E i tre minuti di recupero che gioca lo svizzero, prendendole tutte, ci fa capire quanto fosse mancato in campo nei precedenti 90 minuti. Fernandez torna insicuro e poco reattivo, Pandev è in una delle sue giornate no, Dzemaili conferma il pessimo momento di forma fisica e tecnica. Dietro c'è solo il solito Raul Albiol che pure in una partita che non è tra le sue migliori, è sempre dove serve. Maggio è volenteroso, Armero ha sulla coscienza la seconda rete dei francesi e molti appoggi sbagliati, Mertens si nasconde per gran parte della partita ma guadagna il suo buon voto con l'apertura del terzo gol. Callejón fa quantità, non inventa nulla, ma fa quel che serve. Higuain oggi si riscopre bomber all'antica e sui due gol si fa trovare dove è necessario, a un passo dalla porta. E non sbaglia. Ma gli applausi vanno oggi a Gökhan Inler che si inventa con un gran tiro il pareggio e tiene da solo l'intero centrocampo.
    Che sfortuna Insigne: quel palo maledetto l'avrebbe sbloccato! Ma va bene così, anche se a differenza dei bianconeri che incontreremo domenica sera non ci arridono i risultati delle avversarie: siamo costretti a giocarci tutto a Dortmund. Se facciamo risultato, ci qualifichiamo con un turno d'anticipo e con buone probabilità di arrivare primi nel girone, se perdiamo rischiamo seriamente di uscire dalla Champions con 12 punti. Ma siamo il Napoli, non dobbiamo avere paura di nessuno!

     

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