di Alessandro De Simone

Considerazione semi-seria (perché alla fine si parla di pallone e ci sono cose più importanti): 30 milioni netti l'anno a un giocatore di 37 anni, 10 a un giocatore di 40, e l'elenco è lungo nel campionato italiano. Restiamo nel nostro microcosmo. L'anno prossimo vorrei vedere Zanoli, Ambrosino, Gaetano, Contini, Zerbin, Luperto persino dai, perché se tanto dobbiamo fare scouting per prendere giocatori che non ci fanno fare un salto di qualità definitivo, allora preferisco provare a crescerli in casa. Elmas è più forte di Gaetano, Zerbin o Ambrosino? Io non ne sono affatto convinto. Zielinski sì, ma non ha carattere. Lozano è un grande giocatore, ma se devo fare i conti è stato un investimento a perdere fino adesso. Fabian sontuoso, ma ancora, Gaetano forse può fare le stesse cose assentandosi meno dal gioco. Leggevo che i titolari dell'Under 21 hanno pochissimi minuti all'attivo nelle loro squadre di club. Il risultato è quello di ieri, che si unisce alla nazionale dei raccomandati. Mancini ha fatto lo stesso errore di Lippi, che confermò il gruppo. Lo stesso errore che fece Moratti dopo il Triplete, con Benitez che gli disse chiaro e tondo che bisognava venderne la metà. Come fece Ancelotti il secondo anno a Napoli. Ma Insigne organizzò l'ammutinamento perché lui è Tiraggiro il Magnifico. Voi direte: ma con il Tiraggiro ci ha fatto battere il Belgio. Ma è abbastanza evidente oggi che l'Europeo è stato una botta di culo e comunque fino a quel punto la carretta l'avevano tirata altri: Chiesa, Pessina, quel fenomeno di Spinazzola che purtroppo è già un ex giocatore. Il succo del discorso è: puntiamo sui giovani, risparmiando quel che serve per prendere un paio di giocatori fortissimi, anche esperti, ma che davvero facciano fare un salto mentale e tattico. Per dire: a me Scamacca e Raspadori piacciono moltissimo, ma non ho voglia di dare 60 milioni al Sassuolo per due giocatori che non hanno vinto niente e magari davvero valgono Zerbin e Ambrosino. A quel punto mi tengo Petagna.