Non ci prendete per i fondelli: Higuain non è stato solo un traditore, ma un complice squallido del nemico
La retorica spicciola di chi punta il dito contro il solito napoletano che mette in piedi la solita sceneggiata e parla di tradimento a sproposito; le solite vuote analisi sociologiche e antropologiche sul popolo napoletano che non accetta un semplice trasferimento di calcio, come fanno tutti gli altri tifosi (basterebbe rispolverare l’accoglienza riservata a Figo dal Camp Nou); quelli che in fondo sono professionisti e vanno dove ci sono più soldi; quelli che guarda Lavezzi e Cavani, i giocatori vanno e vengono e quelli che addirittura paragonano il trasferimento dell’argentino a quello di Massimo Mauro. Qualcuno di loro è semplicemente poco informato e parla perché Dio gli ha donato una bocca, qualcun altro (ma si può paragonare il trasferimento di Massimo Mauro a quello dell’argentino??) prende volutamente per i fondelli, alcuni, i peggiori, fanno semplicemente schifo.
Non è stato un trasferimento ordinario, la Juventus non ha semplicemente pagato la clausola e ci sono due fatti inconfutabili a dimostrarlo. Primo fatto: le visite mediche fatte di notte, in gran segreto, come topi di fogna a sgattaiolare via per non farlo sapere a nessuno. Ma se si è trattato semplicemente di pagare la clausola, di fare un semplice trasferimento, quali ragioni hanno spinto ad un simile comportamento sia il giocatore che la società acquirente? Perché semplicemente non comunicare, come fece il Psg per l’affare Cavani, di essere disposti ad acquisire le prestazioni del calciatore mediante pagamento della clausola? Secondo: il comunicato della Juventus. Nel suddetto comunicato vengono citate tutte le ex squadre in cui ha militato il Pipita tranne il Napoli. A parte l’arroganza strisciante di una simile scelta, anche in questo caso la domanda è la stessa: quali sono i motivi di questa omissione totale? E, domanda tendenziosa, c’è forse del risentimento perché la strategia per non pagare la clausola, facendo le visite in segreto per mettere De Laurentiis davanti al fatto compiuto e forzarlo ad accettare contropartite, non ha portato al risultato sperato? Possiamo parlare di comportamenti lineari e affare fatto alla luce del sole? (Che poi, se la contropartita era Zaza, perdonate, ma anziché 90 milioni avrebbero dovuto pagarne 120 per scaricarlo a De Laurentiis).
Il comunicato – lettera di De Laurentiis di ieri è stato perfetto (riferimento fuori luogo alle Quattro Giornate a parte) e tutto sommato semplice da stendere perché le argomentazioni a favore del presidente sono davvero molte. Mai come questa volta anche il più feroce detrattore del presidente del Napoli si è riconosciuto in quelle parole e ha appoggiato la posizione della società. E forse anche per la prima volta nella sua storia la SSC Napoli ha dimostrato vera efficacia nella comunicazione altrimenti sempre approssimativa e latente. Ecco, blog come Ultimo Uomo, che non si chiamano Extranapoli e dunque si pongono come neutrali, anziché tentare di smontare la suddetta lettera con grottesche analisi sulla retro psicologia delle parole del presidente, potrebbero spiegare il perché di alcuni fatti, quegli strani comportamenti in occasione delle visite mediche, il perché di un comunicato simile della Juventus.
Il Pocho Lavezzi, per riprendere gli esempi poco calzanti riportati all’inizio, chiese di persona al presidente di essere ceduto, disse di volersene andare, di aver bisogno di cambiare e venne accontentato (mucha mierda siempre Pocho). Gonzalo Gerardo Higuain, a detta di tutti, presidente, allenatore e giocatori (si è espresso anche Regini a riguardo, Regini!), non ha salutato nessuno e non ha lasciato intendere a nessuno di volersene andare. Nemmeno all’uomo che lo ha rigenerato, motivato e coccolato, quel Maurizio Sarri che ha dimostrato grande amarezza anche in occasione dell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport: “di Higuain non parlo volentieri”. Gonzalo Gerardo Higuain, comportandosi come si è comportato in occasione delle visite mediche, ha offerto complicità a Marotta nell’attuazione della strategia (fallita) per non pagare tutta la clausola, dimostrando profonda scorrettezza nei confronti del club e dei tifosi che lo hanno idolatrato per tre anni. Gonzalo Gerardo Higuain, nascondendosi dietro a quelle dichiarazioni del fratello, mai smentite, ha dimostrato, infine, di portare poco rispetto anche nei confronti dei compagni e bene ha fatto De Laurentiis a ricordarglielo. Quegli stessi compagni che a fine campionato lo sollevarono come un trofeo, quegli stessi compagni che giocarono una partita solo in funzione del suo record. Gonzalo Gerardo Higuain farebbe bene a ricordarsi che Hjsay, uno di quei giovani che non fanno parte del progetto tanto sventolato dal fratellino, ha consumato tutta la fascia tutto l’anno per mettergli palloni buoni e gli ha servito il cross per il trentacinquesimo gol. Per questo motivo è lecito parlare di alto e schifoso Tradimento. La vera irriconoscenza è la sua, non di certo quella di tantissimi tifosi delusi. Gonzalo Gerardo Higuain si ricordi che alla notizia del suo tradimento molti bambini a Napoli hanno pianto (true story) e che molti tifosi azzurri hanno fatto le ore piccole per inseguire insieme a lui quel sogno estivo chiamato Copa America.
Ma Gonzalo Gerardo Higuain queste cose ha già dimostrato di averle dimenticate in occasione della presentazione a Torino: “Sarri si è detto deluso perché non l’ho nemmeno chiamato? Beh, lo saluto adesso da qui”, sguardo basso, atteggiamento compassato.
Se questo è un uomo.