I quasi napoletani
di Antonio Moschella
Ancora una volta la Società Sportiva Calcio Napoli, onorando la classica ‘flemma’ partenopea, comportamento secondo il quale tutto prima o poi arriverà, ha agito in maniera troppo rilassata sul mercato, lasciandosi soffiare un calciatore dopo aver praticamente chiuso l’affare. D’accordo, Bastos ha preferito la Roma per Garcia, che lo aveva già allenato a Lille. Ma non è la prima volta che ciò accade. Di seguito riportiamo i cinque calciatori più importanti che, dall’inizio dell’era De Laurentiis, sono stati a un passo dal vestire la casacca azzurra:
Julio Cesar - il portierone brasiliano, miglior estremo difensore della seconda metá della scorsa decada, era l’erede designato di Morgan De Sanctis. Tuttavia, a 32 anni e con la prospettiva di giocare un anno nella serie B inglese il verdeoro ha pensato bene di chiedere 4 milioni di euro l’anno, in pratica quanto prendeva all’Inter con Mourinho, incassando il No di Bigon. Avendo preso Reina e Rafael, tutto sommato al Napoli è andata bene, mentre Julio Cesar rischia di perdersi i mondiali che si giocheranno proprio a casa sua...
Domenico Criscito - nell’estate 2011 Mimmo da Cercola era stato oggetto di una trattativa lampo da parte di Riccardo Bigon che in poche ore aveva raggiunto l’accordo con il Genoa. Poi, l’offerta di oltre 3 milioni di euro all’anno dello Zenit San Pietroburgo aveva fatto cambiare idea al difensore napoletano, forse anche spaventato per le pressioni di giocare a casa sua. Pare che ora ci abbia ripensato, Mimmo, ma il Napoli non ha più bussato alla sua porta, peccando d’orgoglio. Perché uno come lui, polivalente, giovane ed esperto, farebbe molto comodo a Benitez.
Arturo Vidal - Dopo aver raggiunto la qualificazione in Champions League Bigon aveva puntato molto su questo sconosciuto cileno del Bayer Leverkusen. Peccato che anche la Juventus si fosse fiondata su di lui offrendogli molto di piu diquanto previsto dal Napoli, sempre troppo fedele a quel tignoso dogma chiamato Fair Play finanziario, del quale i grandi club se ne fregano altamente. Non c’è bisogno di ricalcare le splendide prestazioni in maglia bianconera del cileno, oggi tra i migliori centrocampisti del mondo. Anche perché, visto che poi il Napoli ha virato su Inler, con patetica mascherata annessa, potremmo iniziare a sentirci davvero poco bene.
Nainggolan - Il belga sarebbe stato un ottimo rinforzo per il centrocampo a due di Benitez e, sicuramente, sarebbe stato presto un titolare. Capace di tagliare e di cucire, con tanta corsa e un buon tiro, rappresentava il mediano perfetto per il gioco offensivo proposto dal Napoli. Fino a quando non è arrivata la Roma che, dopo averci soffiato Strootman e Benatia nel mercato estivo, ha pensato bene di romperci le uova nel paniere anche in questo caso. Che sia stato, come per Bastos, per Garcia? Meglio non chiederselo e sperare che Jorginho, nel breve e nel lungo periodo, sia un acquisto migliore.
Rossi - Pepito, vuoi per l’animo americano del presidente, è sempre stato un pallino di De Laurentiis, da quando col Villareal creava continui grattacapi alla retroguardia azzurra. Nonostante il doppio infortunio l’interesse del Napoli era concreto e le parti sono state molto vicine. Ma il giocatore ha preferito la tranquillità di un ambiente come quello di Firenze. Visto l’arrivo di Higuain e l’ennesima lesione di Rossi, tutto sommato possiamo anche essere contenti.