Chi è David Lopez
fonte "Il Mattino"
di Antonio Moschella
David Lopez, classe 1989, è andato via di corsa dall'allenamento dell'Espanyol di ieri mattina, evidentemente distubrato da tutto il rumore mediatico che si sta creando attorno a lui giorno dopo giorno. Perché il mediano della squadra catalana è un tipo notoriamente discreto, che preferisce parlare allenandosi in settimana e scendendo in campo nel weekend.
Cresciuto proprio nel settore giovanile dell'Espanyol, López è tornato alla base solo un anno fa, dopo aver giocato nel Terrassa, nel Leganés e nell'Huesca. Miguel Olmo, suo ex allenatore nel Terrassa, è stato colui che ha deciso di conferirgli per la prima volta non solo i galloni del capitano, sebbene fosse appena ventenne, quanto la responsabilità di fare da collante della squadra. "Nonostante la giovane età aveva già palesato notevole dedizione e un'eccellente professionalità. Molto solidario con i compagni, David interpretava alla perfezione il ruolo di capitano".
Appassionato di architettura, il giocatore accostato recentemente al Napoli ha frequentato l'università per molti anni, nonostante non sia riuscito a completare gli studi perché completamente assorbito dalla sua altra passione, il calcio. Tuttavia, la sua professionalità è esemplare: il suo attuale compagno di squadra nell'Espanyol, Victor Sánchez, che gioca spesso al suo fianco nella mediana a due prima impostata dal messicano Aguirre ed ora dal catalano Gonzalez, è un suo grande estimatore. Secondo lui David López ha le qualità per fare il salto a una grande squadra come quella di Benitez, che inoltre gioca con un centrocampo a due. " È un calciatore ordinato e costante nel rendimento, difficilmente stecca una partita. Spicca per l'ottimo senso della posizione e tra i due è quello che si occupa della fase difensiva", asserisce Sánchez. Infatti, David López è stato impiegato anche da centrale difensivo, forte dei suoi 185 centimenti di altezza e della sua accortezza nel non perdere di vista l'avversario. "Per me è l'archetipo del professionista inappuntabile, ligio al dovere a dedito al sacrificio".
Olmo, il primo a vederlo bene anche come difensore centrale, già 5 anni fa aveva intravisto le sue grandi potenzialità: " Spiccava tra i suoi compagni per la sua autorità e per il suo spirito di sacrificio. Sapevo che avrebbe fatto molta strada e sarebbe arrivato in una squadra di alto livello come il Napoli". Questa tesi è corroborata anche dalle parole di Sánchez, che con lui in campo si sente protetto: " David sa coprire benissimo lo spazio e sa anche come gestire il pallone, quando darlo di prima o quando mantenerlo. Con lui in campo l'empatia è stata immediata. È adatto a una mediana a due come quella preparata da Benitez, visto anche che in Spagna si gioca spesso con il modulo 4-2-3-1". Sempre il primo ad arrivare agli allenamenti, López è un mediano principalmente di contenimento, ma capace comunque di far ripartire l'azione, nonché dotato di un buon fisico che gli permette di resistere ai contrasti.
Pagato appena 250 milioni dall'Espanyol, che solo un anno fa lo riscattava dall'Huesca, nell'ultimo anno López ha collezionato ben 37 presenze con la compagine catalana, tra campionato e coppe. Per Víctor Sánchez si tratta di un calciatore con moltissima proiezione: "Per me ha le potenzialità giuste per poter essere convocato in nazionale, magari nell'ottica di un rinnovo generazionale". Il suo status di titolare indiscutibile nell'Espanyol è manifestato dal profondo rispetto che i compagni provano per un ragazzo dal basso profilo, felicemente sposato con la ragazza di sempre e pronto a un salto importante. Ma non nel vuoto, visto che parla la stessa lingua, in campo e fuori, di Rafa Benitez.