Io, Totò ed il Subbuteo
di Piero Donati
Tutto è (ri)…cominciato a metà di ottobre del 2004…avevo appena scoperto ebay e volevo comprare un dvd/cd/cassette recorder per eliminare le mie centinaia di videocassette, in particolare dovevo passare su disco i miei 96 film di Totò … tutti meno uno … introvabile ancora oggi e trasmesso due sole volte in 15 anni in televisione (e tutte e due le volte stavo in vacanza e non ho potuto registrarlo); tra una ricerca e l’altra mi appare un banner pubblicitario di squadre Subbuteo, smaglianti nella loro veste anni ‘70 … E’ riscoppiato “l’ammore”.
Quella accoppiata casuale tra Totò e Subbuteo non è affatto originale e ho scoperto che nel 2010 è stato pubblicato da Nicola Deleonardis un libro chiamato “ Subbuteo … o Son Desto” (Minerva Edizioni) che rivede e applica al caso una celebre espressione del Principe.
Per farla breve in due mesi ho comprato quasi 100 squadre anni '70, campi, porte e accessori vintage anni ‘70…in breve tempo sono diventato un quasi esperto di collezionismo Subbuteo, ho trovato siti internet specializzati, italiani, inglesi francesi e tedeschi … (studiate le lingue guaglio’ che serve a tantissime cose)’’facevo arrivare i pacchi a casa di mia madre per nasconderli a mia moglie che già si lamentava che c’era poco spazio in casa, figurati con tutto quel materiale che entrava dentro casa subdolamente e si infilava, praticamente da solo, dentro il mio armadio …
Fu poi il momento delle vernicette Humbrol per i piccoli ritocchi, e delle vernici decoloranti per eliminare i disastri fatti dai marmocchi con la loro incapacità pittorica (scherzo….lo facevo anche io magari con la vernice da parete avanzata)…i pennellini “00” divennero il mio prolungamento delle dita … la vista calava ma Van Gogh me faceva na…..
Finché un giorno a Natale la mia dolce metà aprì il mio armadio segreto e ricevetti l’ultimatum di cominciare a svuotare altrimenti sarei stato svuotato io … fui costretto a cominciare a vendere (tra l’altro avevo finito il mio gruzzolo destinato ad attività personali … diciamo così!).
Grazie ai miei contatti internazionali conobbi l’origine del nome SUBBUTEO, casuale come tante cose del 20esimo secolo (Forrest Gump insegna), dato da Peter Adolph, un ornitologo che nel 1947, riprendendo l’idea del “New Footy” degli anni ’30 (che ho avuto e dato via per poco senza rendermene conto all’inizio della mia esperienza da collezionista) depositò il marchio chiamandolo genericamente “the hobby”, ma non essendo accettato essendo un nome troppo generico dallo zelante impiegato dell’ufficio brevetti, dovette farsi venire una veloce idea e gliela diede il simpatico uccellino nella gabbia che il genio aveva con se’ … un “Subbuteo” appunto, simile al falco “lodolaio” (ma volete mettere la differenza di suono …).