Io, Totò ed il Subbuteo (terza parte)

piero donati

di Piero Donati

Poi è arrivata mia figlia e la stanzetta laboratorio con vernici, colle, scatole da imballo, etichette, catalogatori  ha ceduto il posto a pannolini, mobiletti per il bagnetto, carrozzine, biberon e pupazzetti. Con un paio di grandi vendite ho liberato tutto (o quasi …) rimettendoci abbastanza e non dimenticherò mai la faccia del romano che mi ha comprato duecento euro di materiale vario (allego le foto dell’epoca), che ne valeva il triplo …. ancora zompetta felice!

Passati sei anni il Subbuteo è addirittura arrivato in edicola con una collezione fantastica per la storia del calcio a punta di dito e per l’iconografia dei calciatori e delle squadre, ma meno per le tecniche del gioco perché i giocatori erano di qualità appena accettabile. Tramite i blog sorti all’epoca ho colmato altre lacune sulle tecniche di gioco, sui campionati infiniti che si praticano ogni giorno in Italia (tutta Italia vince e stravince all’estero in molte competizioni, il napoletano Massimo Bolognino è attualmente il campione incontrastato con 5 mondiali individuali e 13 a squadre, l’ultimo poche settimane fa a Madrid), mentre ben cinque marchi: Total Soccer TOP SPIN, HASBRO, ZEUGO Parodi e SUBBUTEO (qualcuno mi parlava di Santiago tempo fa) adesso tentano di rilanciare un mercato che ricomincia a occupare gli scaffali dei negozi e i cataloghi di squadre. Vedremo se i ragazzi di oggi, avendo raggiunto l’apice del gioco elettronico e desiderosi di socializzare, di avere un umano contro per fare un torneo oppure come me all’epoca, bramosi di fare sorteggi, tornei in solitaria fino a mezzanotte alla ricerca estrema di tecniche sopraffine di slalom e tiro avranno voglia di rigiocare e chissà ritrovare il gusto del gioco da tavolo.

L’anno scorso ho provato a comprare per il Nintendo un Subbuteo elettronico. Acquisto più assurdo non potevo farlo: come comprare la nutella senza zucchero.  Impossibile incorniciare un gioco di strategia manuale dentro la rigidità elettronica predeterminata di un microchip, ma come gli è venuto in mente? Forse perché i “marketing specialist” vedono potenzialità nel Subbuteo. Intanto io ho ricominciato a collezionare, lentamente nel poco tempo a disposizione, ho tentato di farci giocare mia figlia almeno per impararle la delicatezza e di come si tengono in ordine le squadre e gli accessori. Mia madre, santa donna, continua a ricevere i pacchi e mia moglie continua a non sapere niente (secondo me fa finta e per questo io la amo).

Un capitolo a parte merita la infinità varietà di personaggi che ho incontrato in questi 9 anni di collezionismo nazionale e internazionale, la estrema serietà di persone felici perché hanno ancora il loro Peter Pan attivo e tra carriere brillanti e lavori artigianali, separazioni e figli subbuteisti, acquistano e vendono con la serietà commerciale di uno scambio di diamanti in stile Spectra e 007. (contiua).

 

Condividi questo post