Rafa Benitez lascia in conferenza stampa degli indizi. Come Pollicino

Guardando la conferenza stampa di Benitez pre partita di Napoli - Young Boys catturano l'attenzione sei punti fondamentali. Forse sette.
  • roadtvitalia

    di Alessio Capone

    Ho guardato la conferenza stampa di Benitez pre partita di Napoli - Young Boys e mi hanno colpito sei punti fondamentali:

    1. Gargano non si chiama Walter, bensì, come dice il mister, Ualter.

    2. Benitez ha utilizzato per nove volte la parola "equilibrio" e una volta la parola "equilibrati". Si è soffermato per ben dieci volte sul concetto, quasi a voler sottolineare un difetto atavico della nostra piazza (tifosi e stampa) che influenza in maniera negativa la squadra.

    3. Benitez non ha ancora imparato le parole "motti" e "qualificherà"; infatti si è inceppato chiedendo aiuto al team manager. Deve migliorare l'italiano, quindi non potrà andarsene a fine stagione.

    4. Il mister non dice giorno, ma juorno. In questo caso non si tratta di un errore: è un chiaro sintomo di napoletanità.

    5. Son ben tre le volte in cui ha utilizzato il termine "ammazzate": "se Lopez gioca male lo ammazzate" o "se faccio giocare Insigne e non Mertens mi ammazzate". Badate bene, avrebbe potuto utilizzare il termine "criticate" o "contestate" e invece no, "ammazzate". È sintomo di quanto una certa aggressività gratuita sia penetrata fin dentro lo spogliatoio.

    6. Se state pensando che il mister si sia soffermato sulla parola "equilibrio" per mettere le mani avanti in caso di sconfitta vi state sbagliando di grosso; infatti ho perso il conto delle svariate volte in cui ha utilizzato il termine "vincere".

     

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